Sembrava che il tuffo della sonda Cassini tra gli anelli di Saturno nel 2017 potesse decifrarne l’età. E invece no. Dopo gli studi che hanno affermato la giovinezza degli anelli, talmente giovani da essere coetanei dei dinosauri sulla Terra, un nuovo studio ha riacceso il dibattito. In un articolo pubblicato il 16 settembre su Nature Astronomy, un team di ricercatori sostiene che gli anelli non sono effettivamente giovani, lo sembrano solamente. Questione di apparenze. Alla base dell’aspetto giovanile vi sarebbe un particolare processo di restyling a cui è soggetto il materiale che li compone.
Le misurazioni effettuate durante il Grand Finale della sonda Cassini hanno fornito una stima più accurata della massa degli anelli, composti dal 95% di ghiaccio e da meno del 5% di rocce, materiali organici e metalli. La massa stimata è stata utilizzata per capire per quanto tempo il ghiaccio incontaminato degli anelli è stato esposto e sporcato da polvere e micro meteoriti per presentarsi come appare oggi. Per molti, questo ha risolto il mistero dell’età degli anelli, ritenuti relativamente recenti. Per Aurelien Crida del Cnrs, autrice principale del nuovo studio, invece, “è fortemente probabile che gli anelli siano molto, molto più vecchi”. “Gli ultimi studi presuppongono che gli anelli conservino tutto il materiale inquinante che ricevono” spiega Crida “ma le misurazioni suggerirebbero la presenza di processi che espellono materiale polveroso e organico dagli anelli”. Un trattamento di bellezza che renderebbe gli anelli molto più giovani di quanto non sembrino in realtà.
Come su un nastro trasportatore, il materiale movimentato sugli anelli perde massa dal bordo più interno, con una ricaduta di particelle sul pianeta, e dal bordo esterno, andando ad arricchire una regione in cui iniziano a formarsi lune e satelliti. “Gli anelli stanno pulendo sé stessi da materiali inquinanti” ha detto la coautrice dell’articolo Hsiang-Wen Hsu, del Laboratory for Atmospheric and Space Physics del Colorado “La natura di questo potenziale processo di pulizia è ancora misteriosa. Tuttavia, il nostro studio mostra che gli anelli possono apparire artificialmente giovani.” E per quanto riguarda l’età? Resta un mistero, ma per Crida e colleghi la coincidenza con modelli dell’evoluzione dinamica di anelli massicci risalenti al Sistema Solare primordiale è straordinaria.