Si trova nella costellazione dei Pesci, a oltre 15 milioni di anni luce dalla Terra, e il suo aspetto indefinito ricorda quello di uno sciame di api: si tratta di Ugc 685, galassia nana protagonista del nuovo scatto realizzato da Hubble. Le galassie di questo tipo tendono ad avere una struttura molto vaga ed un aspetto sparpagliato; nello specifico, Ugc 685 è classificata come ‘SAm’, sigla che indica le galassie a spirale prive di barra. L’immagine è stata ottenuta riunendo scatti singoli e fa parte del programma Legus (Legacy ExtraGalactic UV Survey), la mappatura nell’ultravioletto che al momento è la più chiara e completa per le galassie dotate di nursery stellari e situate nel vicino Universo.

Legus sta fotografando 50 galassie (sia nane che a spirale) nel nostro ‘vicinato’; le riprese vengono effettuate dal telescopio Nasa-Esa in colori multipli, con lo strumento Wfc3 (Wide Field Camera 3). La mappatura è particolarmente focalizzata sulle strutture delle galassie ed è centrata sui loro elementi costituenti, inclusi ammassi e associazioni stellari. Considerato il ruolo fondamentale dei processi di formazione degli astri nel plasmare le galassie che ospitano le nursery, le osservazioni di Hubble nell’ambito della mappatura Legus saranno utilizzate per approfondire una serie di meccanismi: dall’evoluzione stellare alla formazione e sviluppo dei cluster, sino alle conseguenze di questi fenomeni nei dintorni di astri ed ammassi.

La mappatura vede coinvolti nella gestione numerosi atenei ed enti di ricerca internazionali; l’Italia è rappresentata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (Osservatorio Astronomico di Bologna) e dall’Università di Bologna. La sigla della galassia nana, Ugc, designa l’Uppsala General Catalogue, repertorio di oltre 12mila galassie osservabili nell’emisfero boreale, pubblicato nel 1973 dall’Osservatorio di Uppsala (Svezia).