Molecole d’acqua che danzano sul lato visibile della Luna. È l’ultima scoperta fatta grazie al Lunar Reconnaissance Orbiter della Nasa, che da dieci anni sta studiando il nostro satellite inviandoci preziosi dati sulla sua composizione. Adesso lo strumento Lamp a bordo della sonda ha individuato uno strato sottile di molecole di H2O, temporaneamente intrappolate vicino alla superficie della Luna sul lato più vicino a noi: un risultato fondamentale per comprendere meglio come l’idratazione lunare cambia nel corso di una giornata.
Fino a una decina di anni fa, gli scienziati pensavano che il nostro satellite fosse sostanzialmente arido, con l’unica forma d’acqua chiusa nei crateri ai poli lunari sotto forma di ghiaccio. È solo recentemente che sono state trovate tracce d’acqua anche sulla superficie, soprattutto alle latitudini più alte.
I nuovi dati permettono adesso per la prima volta di tracciare una sorta di percorso acquatico quotidiano sul nostro satellite: secondo la Nasa, le molecole d’acqua restano molto vicine al suolo fino al picco di temperatura sulla superficie lunare, intorno a mezzogiorno. Dopo di che queste minuscole goccioline si sollevano verso la rarefatta atmosfera lunare, più fredda, finché la temperatura della Luna non diminuisce al punto da farle tornare indietro verso il suolo. Restano da capire i fenomeni che oltre al calore regolano questo ciclo dell’acqua lunare, in modo da poterli sfruttare al meglio nelle future missioni sul nostro satellite.