Gaia guarda oltre la Via Lattea per osservare i moti stellari di due galassie vicine che un giorno potrebbero scontrarsi con la nostra. E’ questo l’ultimo colpo messo a segno dal satellite Esa che ha il compito di effettuare un censimento stellare di altissima precisione. Gli astronomi hanno da tempo considerato la possibilità che Andromeda possa scontrarsi con la Via Lattea, rimodellando completamente il nostro vicinato cosmico. Tuttavia, i movimenti tridimensionali delle Galassie del Gruppo Locale a cui appartiene anche la Via Lattea, sono rimasti fino ad ora poco chiari aumentando l’incertezza riguardo al futuro della nostra galassia. Grazie al secondo set di dati – rilasciato lo scorso aprile da Gaia – gli scienziati sono riusciti ad osservare i movimenti delle galassie in 3D e a scoprire altri dettagli sulla loro evoluzione e le loro caratteristiche. Gli studi precedenti sulle Galassie del Gruppo Locale si erano serviti del telescopio Hubble per osservare i cambiamenti delle orbite di Andromeda e del Triangolo. Le due galassie a spirale a forma di disco si trovano tra i 2,5 e i 3 milioni di anni luce da noi e sono abbastanza vicine l’una all’altra per poter interagire.
Mentre Hubble è stato in grado di ottenere il ritratto più nitido delle due, Gaia ha misurato la posizione individuale e il movimento delle stelle situate al loro interno con un’accuratezza senza precedenti. Gaia, è infatti sufficientemente potente da poter individuare le stelle particolarmente massicce e luminose all’interno delle vicine nursery stellari, anche nelle galassie oltre la Via Lattea. I movimenti stellari misurati da Gaia non hanno rivelato solo i movimenti delle due galassie attraverso lo spazio, ma anche come ciascuna ruota intorno al proprio asse di rotazione. Combinando le osservazioni esistenti con il nuovo pacchetto dati da Gaia, i ricercatori hanno determinato i movimenti di Andromeda e del triangolo attraverso il cielo calcolando il percorso orbitale per ogni galassia, sia avanti che indietro nel tempo, per miliardi di anni.
I risultati dello studio mostrano che la Via Lattea e Andromeda sono ancora destinate a scontrarsi ma la tempistica e l’effetto distruttivo di questo evento sono diversi da quelli previsti in precedenza. Dato che il moto di Andromeda differisce in qualche modo dalle stime precedenti, la galassia probabilmente sferrerà un ‘colpo obliquo’ alla Via Lattea e non la colpirà frontalmente. L’evento, avverrà probabilmente tra 4,5 miliardi di anni e non tra 3,9 miliardi come teorizzato in precedenza. La ricerca mostra le grandi potenzialità del satellite che è in grado di fornire una visione unica della struttura e delle dinamiche delle galassie. Gaia, lanciata nel 2013, vanta un notevole contributo italiano con il Data Processing and Analysis Consortium tramite l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Istituto Nazionale di Astrofisica.