Il motore gioviano
La sonda Juno della NASA, grazie allo strumento italiano JIRAM, ha catturato le forze all’opera nel pianeta gassoso permettendo di mapparne il campo magnetico, che ne anima la rotazione interna come un motore
Per saperne di piùInserito da Redazione | 12 Apr, 2018 |
La sonda Juno della NASA, grazie allo strumento italiano JIRAM, ha catturato le forze all’opera nel pianeta gassoso permettendo di mapparne il campo magnetico, che ne anima la rotazione interna come un motore
Per saperne di piùInserito da Redazione | 11 Apr, 2018 |
VIDEO/Puntata di #SpaceTalk dedicata al futuro del volo umano spaziale , nel giorno in cui ricorre un doppio anniversario per lo spazio: il volo di Gagarin e la prima missione dello Space Shuttle
Per saperne di piùInserito da Redazione | 3 Apr, 2018 |
Cosa ci lascia in eredità l’esperienza del Palazzo Celeste cinese? La ricostruzione del più grande sforzo internazionale per il monitoraggio di un detrito spaziale
Per saperne di piùInserito da Redazione | 3 Apr, 2018 |
Ha una crescita impetuosa e sin dai suoi primi “vagiti”, si tratta di una potente espulsione di plasma elettromagnetico proveniente da un buco nero supermassiccio al centro di NGC1275
Per saperne di piùInserito da Redazione | 2 Apr, 2018 |
La stazione spaziale cinese ha concluso il suo rientro entrando in contatto con l’atmosfera terrestre e infine impattando nell’Oceano Pacifico alle ore 00.16 UTC (02.16 ora italiana).
Per saperne di piùInserito da Redazione | 2 Apr, 2018 |
Nell’evento che ha segnato l’inizio dell’universo non sono state prodotte solo particelle elementari e radiazioni, ma anche campi magnetici
Per saperne di piùInserito da Redazione | 1 Apr, 2018 |
Sulla base degli ultimi dati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana (ASI) la previsione di rientro in atmosfera ad 80 km della stazione spaziale cinese Tiangong-1 è stimata per il 2 aprile alle ore 00:44 UTC (ora italiana 02.44 del 2 aprile)
Per saperne di piùInserito da Redazione | 1 Apr, 2018 |
L’ultimo aggiornamento del tavolo tecnico indica le 2.39 del 2 aprile l’ora dell’entrata nell’atmosfera terrestre, riducendo allo 0,1 il rischio per l’Italia
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