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La costruzione del nuovo e potente strumento osservativo della Nasa, il telescopio spaziale Nancy Grace Roman, è quasi ultimata. Nei mesi passati, le sue principali strutture sono state sottoposte a una serie di test ambientali, progettati per riprodurre le condizioni critiche del lancio e del vuoto spaziale.
Nelle settimane scorse, la sezione esterna del telescopio, che comprende il barilotto, il coperchio dell’apertura e i pannelli solari di volo, ha affrontato dei test per le vibrazioni e prove acustiche, utilizzando una camera dedicata. Durante le prove, dei generatori acustici hanno riprodotto il livello di pressione sonora sviluppato da un razzo in fase di decollo, raggiungendo 138 decibel. Una serie di sensori distribuiti sulla struttura ha registrato in dettaglio la risposta meccanica del telescopio a queste sollecitazioni, permettendo agli ingegneri di confermare che l’hardware può sostenere il profilo di lancio previsto.
Parallelamente, la sezione interna, che contiene il cuore scientifico della missione, composto dal telescopio, dagli strumenti di bordo e dalle componenti strutturali, ha superato un test di termovuoto durato 65 giorni. Il telescopio è stato esposto a temperature estreme e condizioni di vuoto paragonabili a quelle dello spazio profondo, mentre gli ingegneri monitoravano la stabilità delle ottiche, l’elettronica e il comportamento termico delle apparecchiature, verificando che tutti i sottosistemi funzionassero in modo integrato.
Il superamento di questi test consente di procedere alla fase finale, prevista entro la fine dell’anno, nella quale le due sezioni principali del Roman verranno unite a completamento del telescopio. Successivamente, la missione verrà trasferita al Kennedy Space Center per avviare le operazioni di lancio, programmate tra il 2026 e il 2027.
Il Nancy Grace Roman Space Telescope sarà il nuovo strumento che la Nasa ha progettato per ampliare la nostra capacità di mappare il cosmo e fornire una visione più ampia e profonda dell’Universo. Una volta in orbita, porterà il suo contributo su alcuni temi centrali dell’astrofisica contemporanea: l’espansione accelerata dell’Universo, la natura dell’energia oscura, la ricerca e la caratterizzazione di pianeti al di fuori del Sistema Solare e lo studio su larga scala della struttura cosmica.
Foto di Copertina: Nasa Goddard Space Center




