Ieri 29 ottobre, per la prima volta, la nuova navicella cargo giapponese Htv-X ha raggiunto con successo la Stazione Spaziale Internazionale (Iss).
Il veicolo è stato catturato dal braccio robotico Canadarm2, manovrato dall’astronauta americana Zena Cardman della Nasa e dal giapponese Kimiya Yui dell’agenzia spaziale Jaxa, mentre la stazione orbitava a circa 420 chilometri sopra l’Oceano Atlantico meridionale.
Come il modello precedente H-II transfer vehicle – che ha svolto nove missioni verso la Iss tra il 2009 e il 2020 – Htv-X può trasportare fino a 6mila chilogrammi di carico utile in orbita bassa. In questa missione, partita il 25 ottobre con un razzo H3, ha consegnato circa 4 tonnellate di rifornimenti e materiali destinati agli astronauti.
Costruito da Mitsubishi per conto della Jaxa, il nuovo veicolo, pur essendo usa e getta come il suo predecessore, può restare in orbita fino a un anno e mezzo dopo essersi separato dalla stazione, offrendo la possibilità di svolgere esperimenti e dimostrazioni tecnologiche prima del rientro nell’atmosfera.
Con il suo debutto, Htv-X entra a far parte della flotta di cargo robotici che riforniscono regolarmente la Iss, insieme al russo Progress, all’americano Cygnus e al Dragon di SpaceX, l’unico riutilizzabile e in grado di riportare esperimenti e materiali scientifici sulla Terra.




