Traffico da ora di punta per l’orbita bassa. Il continuo affollamento dell’orbita bassa è uno dei temi caldi dell’astronomia. Da un lato c’è il numero crescente di detriti spaziali. Dall’altro lato c’è un aspetto relativamente nuovo che preoccupa sempre più gli scienziati, ovvero le mega costellazioni satellitari e il loro impatto sulle osservazioni del cielo… ma non solo. L’affollamento in orbita bassa potrebbe creare dei veri e propri ingorghi spaziali che potrebbero portare le costellazioni a collidere tra loro.

Su questo aspetto la Nasa si è esposta in prima persona, e per la prima volta, presentando una lettera ufficiale alla Federal Communications Commission (Fcc) degli Stati Uniti, in merito alla futura costellazione SpaceMobile di AST & Science, un’azienda attiva nel campo delle comunicazioni spaziali.

La costellazione, secondo i piani della compagnia, dovrebbe essere composta da una rete di 240 satelliti di grandi dimensioni per fornire una connessione a banda larga 4G e 5G direttamente dallo spazio.

Secondo la Nasa, però, i satelliti di SpaceMobile potrebbero aumentare la probabilità di scontri con altri veicoli spaziali nella regione orbitale in cui verranno posizionati, a 720 chilometri sopra la superficie terrestre. In questa regione di spazio sono già presenti dieci missioni di osservazione della terra gestite dall’agenzia spaziale americana,dall’US Geological Survey e da diversi partner internazionali.

Una situazione preoccupante determinata oltre che dal numero dei futuri satelliti, soprattutto dalla grandissima dimensione delle antenne progettate.

Nonostante SpaceMobile abbia già raccolto 120  milioni di dollari, con Vodafone e Rakuten, il colosso delle telecomunicazioni orientale, come principali azionisti del progetto,  c’è un iter da seguire prima che la procedura possa concretizzarsi.

Per poter accedere al mercato statunitense, infatti,  occorre il via libera della Federal Communications Commition, che detiene la responsabilità per le attività spaziali USA inerenti al settore delle comunicazioni. Nel processo di verifica del programma SpaceMobile, la FCC ha richiesto dei feedback da parte delle agenzie e organizzazioni attive in campo spaziale. E la Nasa non ha tardato a rispondere. 

Oltre alla problematica delle possibili collisioni tra satelliti, data l’ampiezza delle antenne di cui sono dotati quelli della SpaceMobile, secondo le previsioni della Nasa,  ci si possono aspettare 1.500 azioni correttive all’anno e forse 15.000 attività da pianificare. Ciò equivarrebbe a quattro manovre e 40 attività di pianificazione attive ogni singolo giorno.

Inoltre,  l’inesperienza dell’azienda – che non ha mai costruito satelliti di grandi dimensioni – secondo le stime della Nasa potrebbe comportare che  il 10% dei satelliti possa guastarsi, rendendoli così incapaci di ricevere comandi ed evitare collisioni. Anche se la AST&Space si dice fiduciosa di poter lavorare assieme alla Nasa per risolvere queste possibili problematiche., la questione è molto delicata. Se da un lato vi è l’interesse per un ulteriore investimento nel mercato della comunicazione spaziale, dall’altro c’è la sempre più crescente preoccupazione per la gestione dei detriti spaziali.

Il traffico intenso in orbita bassa resta dunque un problema urgente, e necessita di un continuo dialogo tra i diversi attori spaziali.