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C’è una stella spenta che, nonostante abbia terminato il carburante, non ha perso l’appetito. A circa 260 anni luce da noi, una nana bianca – il denso residuo di una stella simile al Sole – sta infatti divorando i frammenti ghiacciati di un oggetto simile a Plutone.

Il fenomeno è stato osservato dal telescopio spaziale Hubble, che con la sua sensibilità alla luce ultravioletta ha svelato un banchetto stellare altrimenti invisibile.

Grande quanto la Terra e con una massa pari a metà del Sole, la nana bianca esercita una gravità potentissima, capace di catturare e distruggere gli oggetti circostanti. Ed è proprio quello che è successo: in una regione del suo sistema analoga alla Fascia di Kuiper – il vasto anello di detriti ghiacciati che si estende oltre l’orbita di Nettuno – la stella ha fatto a pezzi un oggetto ricco di ghiaccio, inglobandolo lentamente.

I frammenti sono sorprendentemente ricchi di acqua, azoto, carbonio e zolfo: elementi ‘volatili’, cioè sostanze che evaporano facilmente e che non ci si aspetterebbe di trovare intorno a una nana bianca. I resti sono composti per circa due terzi da ghiaccio d’acqua, segno che l’oggetto provenisse da un corpo molto più grande di una cometa, forse un vero e proprio pianeta nano. La presenza record di azoto rafforza inoltre il paragone con Plutone, la cui superficie è ricoperta da ghiacci di questo elemento. Tra miliardi di anni, anche il nostro Sole collasserà in nana bianca e trascinerà a sé gli oggetti ghiacciati della Fascia di Kuiper, dando vita a uno spettacolo simile a quello appena catturato da Hubble.