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Orecchie da coniglio” e una “coda interna“. È questa l’insolita anatomia di una ‘galassia medusa’ nota con il nome Ngc 4858.

Utilizzando i dati dell’interferometro cileno Alma (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), del telescopio Subaru, alle Hawaii, gestito dall’Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone e del telescopio spaziale Hubble di Nasa ed Esa, un team internazionale di scienziati ha analizzato le caratteristiche forze interne ed esterne che influenzano le galassie medusa. Lo studio, presentato al convegno estivo dell’American Astronomical Society e pubblicato su The Astrophysical Journal, si è concentrato su Ngc 4858, situata nell’ammasso della Chioma, a oltre 300 milioni di anni luce dalla Terra.

Le cosiddette galassie medusa si muovono attraverso un ammasso. Non vanno confuse con la Nebulosa Medusa (Ic 443) i cui gas e polveri le hanno conferito le sembianze dell’animale acquatico. Gli ammassi di galassie sono tra le strutture più grandi dell’universo, contengono enormi quantità di gas caldo, materia oscura e migliaia di galassie. Quando una singola galassia si muove attraverso un ammasso, l’estrema pressione esterna (chiamata ‘pressione ram’ o ‘vento’) sottrae (stripping) una parte del gas interno alla galassia. Questa si restringe e allunga, fino a creare lunghe scie di gas che ricordano i tentacoli di una medusa.

In questo nuovo studio, i ricercatori, oltre a osservarne la forma, hanno anche scoperto altre nuove e interessanti caratteristiche di Ngc 4858.

«La forte pressione ram, infatti, ha creato delle strutture distorte nei bracci a spirale all’interno della galassia che ricordano le orecchie di un coniglio – ha spiegato Harrison Souchereau, astronomo di Yale e primo autore dello studio – Questo è probabilmente dovuto a una combinazione tra la spinta del vento ambientale sul gas e la rotazione della galassia».

Un’altra caratteristica riguarda il fenomeno che può creare delle ‘code’ interne. «La maggior parte delle persone pensa che lo stripping dovuto alla pressione ram implichi la rimozione del gas dalle galassie, che è l’effetto principale e un fattore importante, poiché il gas è la materia prima per la formazione stellare – ha detto Jeffrey Kenney, astronomo di Yale e coautore dello studio – Ma a volte il gas può essere spinto fuori ma non strappato, poiché non raggiunge mai la velocità di fuga. Quindi ricade, creando una sorta di fontana galattica. Quando ciò accade, il gas che ricade spesso si concentra in bracci a spirale distorti su un lato della coda interna».

 

Immagine di copertina: Ngc 4858 ripresa dal telescopio spaziale Hubble, che mostra i tentacoli stellari che si estendono dal disco a spirale barrato. In arancione, il gas molecolare freddo, osservato da Alma con la sua coda interna a “orecchio di coniglio”