Cosa accomuna una galassia piccola e dimessa e un vasto ammasso sfolgorante di stelle? L’unico trait-d-union che associa due oggetti celesti così diversi è il telescopio Hubble, che li ha fotografati per due differenti attività scientifiche.

La prima foto (in alto a sinistra) mostra Ugca 307, una galassia nana dall’aspetto diffuso. Questa entità, che si trova nella costellazione del Corvo a circa 26 milioni di anni luce dalla Terra, si presenta come un insieme informe di stelle in cui spiccano delle ‘bolle’ di gas. Tali strutture, dall’intenso colore rosso, sono indicative di processi di formazione stellare avvenuti di recente.

Hubble ha realizzato l’immagine con la fotocamera Acs (Advanced Camera for Surveys) nell’ambito di una mappatura delle galassie vicine; durante questa campagna di osservazioni, il telescopio ha puntato i suoi strumenti su almeno tre quarti del ‘vicinato’ galattico per analizzare le stelle che risiedono in ogni galassia.

Nella seconda foto (in alto a destra) notiamo un oggetto celeste completamente differente: si tratta dello scintillante ammasso globulare Messier 55, situato a circa 20mila anni luce dalla Terra, nella parte meridionale della costellazione del Sagittario. Il cluster fu scoperto dall’astronomo Nicolas Louis de Lacaille nel 1752, ma fu catalogato solo nel 1778 da Charles Messier che lo aveva osservato nuovamente.

La foto è stata realizzata nell’ambito di uno specifico album di Hubble, centrato sugli oggetti del catalogo Messier, e riguarda la parte centrale dell’ammasso. Nel suo insieme, Messier 55 appare di forma sferica a causa dell’intensa forza gravitazionale delle sue stelle. La sensibilità degli strumenti del telescopio ha consentito agli astronomi di individuare i singoli astri: l’ammasso, che ha un diametro di 100 anni luce, contiene circa 100mila stelle tra cui ne sono state individuate 55 di natura variabile.

Hubble, che sta per festeggiare il suo 33° ‘compleanno spaziale’, è stato lanciato il 24 aprile 1990 con lo Shuttle Discovery (missione Sts-31) e due giorni dopo è stato liberato nel cosmo dal braccio robotico della navetta. Il suo testimone è stato raccolto dal James Webb Space Telescope, nuovo e ancor più potente telescopio spaziale, frutto di una collaborazione internazionale tra Nasa, Esa e Csa (Canadian Space Agency). Il Webb è stato lanciato il 25 dicembre 2021 e ha iniziato la sua attività scientifica il 12 luglio 2022, con una spettacolare immagine dell’Universo primordiale.

In alto: a sinistra, la galassia Ugca 307 (Crediti: Esa/Hubble & Nasa, R. Tully) – a destra: la parte centrale dell’ammasso globulare Messier 55 (Crediti: Nasa, Esa, A. Sarajedini [Florida Atlantic University], and M. Libralato [StSci, Esa, Jwst]. Processamento immagine: Gladys Kober)