La sonda giapponese Akatsuki ha osservato un getto proveniente dallo strato inferiore dell’atmosfera di Venere, un evento che potrebbe far luce sul fenomeno della super rotazione che interessa il pianeta. Venere impiega 243 giorni per ruotare intorno al proprio asse, mentre la sua atmosfera ruota nella stessa direzione ma con velocità angolare molto più elevata, compiendo una vera e propria super rotazione intorno al pianeta in soli 4 giorni. Il pianeta è coperto da uno spesso strato di nubi che si estendono da un’altitudine che varia da 45 a 70 chilometri. La super rotazione raggiunge il suo massimo proprio nella parte superiore delle nubi, con una velocità di 60 volte superiore a quella del pianeta stesso.
Lo studio, pubblicato su Nature Geoscience, ha analizzato i dati raccolti dalla sonda tra marzo e agosto dello scorso anno. I ricercatori hanno utilizzato un metodo di tracciamento delle nubi sviluppato per dedurre le distribuzioni orizzontali dei venti, basate sui dati da Akatsuki. La camera a infrarossi IR2 a bordo di Akatsuki ha osservato le nubi più spesse situate tra i 45 e i 60 chilometri di quota. Già in passato, le sonde Venus Express e Galileo avevano fornito una serie di dati riguardanti le zone a bassa latitudine del pianeta: queste informazioni avevano fatto ipotizzare che il vento nello strato inferiore delle nubi al centro del pianeta potesse soffiare in modo orizzontale e uniforme.
I risultati dello studio confutano queta teoria, evidenziando che le velocità dei venti possono essere molto elevate, tali da formare getti nelle vicinanze dell’equatore del pianeta: un fenomeno che non era mai stato osservato prima neppure negli strati superiori dell’atmosfera venusiana. «Ora sappiamo che i venti negli strati inferiori e medi dell’atmosfera di Venere non sono uniformi come ritenuto in passato – afferma Takeshi Horinouchi autore dello studio – anche se i meccanismi che regolano la formazione del getto equatoriale non sono ancora chiari: contiamo di approfondire il fenomeno grazie alle altre osservazioni di Akatsuki, che ci aiuteranno a indirizzare in modo più preciso anche le teorie sulla super rotazione di Venere».