Siamo soli nell’Universo? E se a chiederselo fosse una civilità aliena, riuscirebbe trovarci e riconoscere il pianeta Terra come abitabile? Questo lo spunto di uno studio apparso sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, da cui emerge che esistono almeno nove esopianeti in grado di catturare il transito del nostro pianeta sul disco del Sole. Il metodo del transito è quello che ci ha permesso di scoprire gran parte degli oltre 3.500 esopianeti che conosciamo. Per comprendere come apparirebbe dall’esterno il sistema solare, i ricercatori hanno individuato le regioni del cielo da cui le orbite dei nostri pianeti oscurano periodicamente la luce del Sole passandogli davanti. «I pianeti più grandi potrebbero ovviamente oscurare più luce con il loro passaggio davanti alla stella», commenta Robert Wells, dottorando alla Queen’s University di Belfast e primo autore dell’articolo. «Tuttavia, il fattore più importante è la distanza del pianeta dalla stella madre, e dato che i pianeti di tipo terrestre sono più vicini al Sole rispetto ai giganti gassosi, i transiti dei primi saranno più facili da rivelare».
Per garantire all’eventuale civiltà aliena le maggiori possibilità di individuare il sistema solare, gli scienziati hanno individuato le porzioni di cielo da cui si possono vedere più pianeti in transito sul Sole. Hanno trovato che un numero massimo di tre pianeti può essere osservato da qualsiasi direzione del cielo, ma che non tutte le combinazioni di tre pianeti sono possibili. Katja Poppenhaeger della Queen’s University, coautrice dello studio, aggiunge: «Stimiamo che un osservatore posizionato in maniera casuale abbia circa 1 possibilità su 40 di osservare almeno un pianeta del sistema solare. La probabilità di individuare almeno due pianeti sarebbe circa 10 volte più bassa, e per individuarne tre il numero sarebbe di nuovo dieci volte più piccolo». Tra le migliaia di esopianeti noti, il team ne ha individuati 68 dai quali sarebbe possibile vedere uno o più pianeti del nostro sistema solare in transito. Nove di questi sono in posizioni favorevoli all’osservazione dei transiti della Terra, ma nessuno di loro è considerato abitabile. I ricercatori prevedono che ci siano almeno una decina di mondi, attualmente non scoperti, che si trovano in posizioni favorevoli a scoprire la Terra e in grado di sostenere la vita come la conosciamo.
Il telescopio spaziale Kepler della NASA sta proseguendo la sua caccia a nuovi esopianeti. Le regioni su cui si sta concentrando sono vicine al piano dell’orbita terrestre, e questo significa che le stelle osservate si trovano nelle zone di transito dei pianeti del sistema solare. Per il futuro, il team ha in programma la ricerca di esopianeti proprio in queste zone di transito, con la speranza di trovarne alcuni potenzialmente abitabili.