La galassia più osservata, la Via Lattea, potrebbe avere alcune caratteristiche insolite che la rendono meno ‘tipica’ del previsto. Da una prima analisi effettuata dal Satellites Around Galactic Analogs (Saga) sembrerebbe che le galassie satellite della nostra siano piuttosto placide e perlopiù inerti rispetto a sistemi caratterizzati da luminosità e ambienti simili.
Questo dato – secondo il parere dei ricercatori – è significativo: difatti molti modelli che illustrano le nostre conoscenze sull’Universo si basano su galassie dal comportamento simile a quello della Via Lattea. «La via Lattea viene usata come base per lo studio di moltissimi sistemi – afferma Marla Geha dell’Università di Yale, autrice principale della ricerca – centinaia di studi su materia oscura, e formazione galattica la utilizzano come esempio, ma è possibile che la Via Lattea sia anomala, unica nel suo genere».
Il lavoro di SAGA ha avuto inizio cinque anni fa con l’obiettivo di studiare le galassie satelliti che orbitano intorno a 100 galassie paragonabili alla nostra. Fino ad oggi, sono stati analizzati otto di questi sistemi: un campione troppo ristretto per giungere a conclusioni definitive. Il prossimo passo sarà ampliare il catalogo dei sistemi a 25 entro il prossimo biennio. Il lavoro dei ricercatori del Saga, inserisce la Via Lattea in un contesto più ampio e fornirà nuovi dettagli sul processo di formazione della galassie. Lo studio della galassie simili infatti è cruciale per far luce sulle caratteristiche della Via Lattea e per capire se essa sia tipica o abbia caratteristiche che la rendono unica nel suo genere.