La Nasa presenta cinque esperimenti dai molteplici usi, dalla misurazione della qualità dell’aria alla sicurezza degli aerei in volo

Fulvia Croci20 giugno 2018

Il Glenn Space Center della Nasa ha messo a punto 5 esperimenti innovativi che possono avere ricadute significative anche nella nostra vita quotidiana. Vediamo nel dettaglio quali sono i settori di impiego.

Rilevazione di fuoco e fumo

L’esperimento Mpass (Multi-Parameter Aerosol Scattering Sensor) è stato ideato per misurare la qualità dell’aria sulla Stazione Spaziale, oltre a questo è in grado di individuare, grazie al suo sensore ottico, le proprietà delle particelle sospese nell’aria. Dato il suo peso contenuto, Mpass potrebbe essere utilizzato anche da chi si occupa di soccorso in luoghi difficilmente raggiungibili che necessitano di attrezzatura leggera.

Sicurezza in volo

La formazione di ghiaccio in alta quota rappresenta un pericolo concreto per gli aerei. Lewice3D è un software che calcola i parametri associati a questo rischio, grazie al Computational Fluid Design in grado di creare modelli tridimensionali che studiano i diversi tipi di ghiaccio. Il software può essere scaricato gratuitamente dal catalogo Nasa 2017/2018.

Leghe a memoria di forma

Si tratta di leghe metalliche (Shape Memory Alloys – Sma) che ‘mantengono la memoria’ della loro forma e la riacquisiscono quando vengono riscaldate. I tecnici della Nasa hanno messo a punto un sistema che utilizza le leghe per separare le formazioni rocciose senza l’uso di esplosivi. Questo tipo di materiale inoltre può essere impegato nella costruzione dei rover e per le ali degli aerei. Le Sma potrebbero rivoluzionare una vasta gamma di settori quali l’estrazione mineraria, l’ingegneria civile, i dispositivi medici e le strutture adattive.

Pannelli solari sandwich

Sono pannelli solari ad alta efficienza che hanno una sottile lastra intermedia di selenio che lega i vari strati. Il selenio è un semiconduttore e la sua trasparenza consente alla luce di passare tra gli strati in modo molto efficiente. Le sue applicazioni sono varie dato il basso costo di produzione e vanno dagli usi commerciali, ai sistemi di alimentazione usati nelle missioni spaziali alle centrali elettriche.

Circuiti per temperature estreme

Uno dei più grandi problemi affrontati dai rover in missione su altri pianeti riguarda le elevate temperature che i loro strumenti devono fronteggiare una volta atterrati. Per migliorare queste condizioni, i tecnici del Glenn hanno sviluppato dei circuiti integrati di semiconduttori composti da carburo di silicio, estremamente resistenti. I circuiti sono stati testati simulando le condizioni che avrebbero affrontato sulla superficie di Venere e hanno funzionato correttamente per oltre 1400 ore. Questi dispositivi possono essere installati anche all’interno dei motori degli aerei per ottimizzare il consumo di carburante e cambiare il modo in cui affrontiamo i viaggi in aereo.