Alcuni quasar – nuclei galattici attivi ed estremamente luminosi – sono più ‘rumorosi’ nelle lunghezze di onde radio di altre. Secondo uno studio condotto dal National Astronomical Observatory in Giappone, questa differenza potrebbe essere dovuta alla diversa velocità di rotazione dei buchi neri supermassicci situati intorno al loro centro. I quasar, gli oggetti più brillanti e distanti dell’Universo conosciuto, sono alimentati dall’accrescimento del materiale sui buchi neri supermassicci situati al centro delle galassie. Sono suddivisi in due categorie: i quasar che emettono onde radio molto potenti che rappresentano circa il 10 percento della popolazione e quelli detti ‘silenziosi’, che producono emissioni radio deboli, gruppo che racchiude la maggior parte di questi oggetti.

Che cosa causa questa distinzione nel comportamento dei getti? Ad oggi molte teorie si sono fatte strada nella comunità scientifica e il team autore dello studio ha focalizzato la propria attenzione su un fattore in particolare: la rotazione del buco nero. I ricercatori hanno suggerito l’utilizzo di una forza riconducibile a una particolare linea di emissione la [O III] per misurare indirettamente l’efficienza radiativa media dei buchi neri, ovvero la quantità di energia della massa di accrescimento che viene convertita in radiazione. Se l’efficienza media di un campione di quasar che emettono potenti onde radio è diversa da quella dei quasar più deboli, la differenza nella produzione di onde sta nella diversa velocità di rotazione dei buchi neri nelle due tipologie di oggetti.

Nel corso dello studio gli scienziati si sono basati su un campione composto da quasi 8000 quasar, identificati nella Sloan Digital Sky Survey, scoprendo che la forza della linea  [O III] è aumentata di un fattore di almeno 1,5 nei quasar che emettono forti onde radio, rispetto a quelli più silenziosi. Il team di ricercatori ha così  dedotto che la velocità di rotazione dei quasar a forte emissione di onde radio è più alta di quella del secondo gruppo. La ricerca è solo all’inizio e gli scienziati sono concordi nell’affermare che la velocità di rotazione non è necessariamente l’unico fattore che distingue un gruppo di quasar dall’altro. Tuttavia i primi risultati mostrano che quest’ultimo fattore gioca un ruolo importante nella determinazione della quantità di onde radio emesse da questi giganti del cosmo.