Realizzare telescopio ottico che localizzi e registri dozzine di esopianeti simili alla Terra, analizzando le loro atmosfere per scovare eventuali forme di vita. È questo l’ambizioso progetto della Nasa. Il team del Goddard Space Center, in collaborazione con lo Space Telescope Science Institute di Baltimora, sta studiando uno strumento di ultima generazione per perfezionare ulteriormente le misurazioni condotte finora. Una notizia interessante per tutti gli scienziati che studiano per trovare e caratterizzare pianeti extrasolari simili alla Terra, che potrebbero essere potenzialmente abitabili.

Per scovare forme di vita il futuro osservatorio dovrà essere in grado di distinguere la luce del pianeta da quella della sua stella madre e quindi essere in grado di selezionare la luce del pianeta per permettere poi agli scienziati di analizzare la composizione chimica dell’atmosfera, come ossigeno e metano.

Gli scienziati hanno testato l’interferometro ad alta velocità (Hsi) – uno strumento sviluppato per misurare i cambiamenti dinamici di dimensioni nanometriche nei componenti ottici del telescopio spaziale James Webb – per dimostrare che lo stesso strumento, insieme a algoritmi appositamente sviluppati, è stato in grado di rilevare cambiamenti ancora più piccoli sulla superficie di un segmento di specchio. Il prossimo passo riguarda la progettazione di un nuovo strumento denominato interferometro a puntini che il Goddard Space Center realizzerà insieme alla società 4D Technology in Arizona.”Questo è uno dei più alti poli tecnologici che i futuri osservatori di questo calibro devono superare” afferma Azita Valinia, vice direttore del programma di Divisione Progetti Astrofisici. “Il successo della squadra ha dimostrato che stiamo progressivamente superando quel particolare ostacolo. “