Due decenni di storia ambientale e climatica del nostro pianeta resi disponibili a una vasta platea grazie all’impegno di numerosi team della Nasa, che, per oltre cinque anni, hanno lavorato a questo ambizioso traguardo. A rendere possibile la fruizione di questo patrimonio di informazioni è l’applicazione Worldview, che consente l’esplorazione dei dati raccolti dalle missioni Terra e Aqua della Nasa anche da un semplice pc casalingo. Terra, lanciata il 18 dicembre 1999, fa parte del programma Nasa-Eos(Earth Observing System) ed è stata ideata per studiare i cambiamenti del nostro pianeta inteso come sistema. Il viaggio di Aqua, invece, è iniziato il 4 maggio 2002 con lo scopo di monitorare il ciclo dell’acqua terrestre sotto molteplici aspetti, incluso anche lo studio della copertura nevosa; anche Aqua fa parte di Eos.
Ambedue i satelliti hanno a bordo lo strumento Modis (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer), che, in grado di acquisire dati in 36 bande spettrali, gioca un ruolo di primo piano nell’osservare i fenomeni che avvengono sulla superficie terrestre, nelle sue acque e nell’atmosfera. Sono proprio le informazioni raccolte da questo strumento le protagoniste dell’applicazione Worldview: una messe di dati che rappresenta la serie più estesa nel tempo mai compilata prima d’ora nell’ambito dell’Osservazione della Terra. Un tempo, per accedere a immagini e informazioni di questo genere, occorrevano procedure molto complesse che richiedevano anche settimane, soprattutto per individuare la finestra temporale del dato richiesto e al termine dell’iter non si aveva la certezza dell’utilizzabilità dell’immagine. Con l’applicazione Worldview, invece, è possibile risalire facilmente anche a osservazioni compiute in un arco di tempo molto lontano ed effettuare in pochi minuti il download del materiale desiderato. Inoltre, l’applicazione permette anche l’uso interattivo delle informazioni e la creazione di animazioni con i dati.
La facilità e la rapidità di consultazione sono due fattori di grande rilievo, soprattutto quando i dati di Modis devono essere utilizzati in relazione a catastrofi naturali o per seguire l’evoluzione di un determinato fenomeno e intervenire di conseguenza. Oltre a Worldview, la Nasa ha attivato anche Gibs (Global Imagery Browse Services), che permette l’accesso a oltre 600 immagini satellitari che coprono ogni area della Terra. Ambedue le applicazioni fanno parte di Eosdis (Earth Observing System Data and Information System), un sistema completo ideato per fornire una vasta gamma di servizi all’utenza finale nell’ambito dell’analisi e della gestione dei dati di OT.