Come previsto, alle 6.12 della notte tra il 20 e il 21 gennaio l’eclissi totale di Luna ha dato origine al fenomeno della Superluna. Osservabili anche dall’Italia ma non da Roma per avverse condizioni meteo, le spettacolari immagini del nostro satellite tinto di rosso si possono rivedere sul sito del Virtual Telescope Project. Per uno spettacolo simile, dovremo attendere altri dieci anni: i prossimi appuntamenti con la Superluna sono previsti per il  31 dicembre 2028  e per il 20 dicembre del 2029.

Nel frattempo domani, meteo permettendo, si potrà godere dello spettacolo della congiunzione tra Giove, Venere e la stella Antares. Il fenomeno si osserva quando il Sole, la Terra e la Luna sono allineati e quindi la Terra, nascondendo la luce del Sole alla Luna, proietta su di essa un cono di penombra e un cono d’ombra.

Credit:NASA

Tornando alla superluna, l’intera fase di eclissi totale era ben visibile al mattino presto: “Tutto è avvenuto in un’ora e 2 minuti, precisamente dalle 5:41 alle 6:43” ha detto Mauro Masserotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Per i più fortunati è  stato possibile osservare il disco lunare con una luminosità molto bassa, dovuta alla frazione di luce solare che filtra attraverso l’atmosfera terrestre e che dà alla Luna una colorazione bruno-rossastra, rendendola un po’ più grande e più luminosa del solito.

“In termini astronomici l’eclissi totale di Luna si manifesta quando il nostro satellite è prossimo al perigeo, il punto di distanza minimo dalla Terra” spiega l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project – una serie di telescopi robotici altamente tecnologici, facilmente controllabili da remoto, che ha gestito la diretta online con immagini della Superluna ripresa da diversi siti nel mondo.