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Ancora nessuna data per il rientro a Terra dell’equipaggio di Shenzhou-20, bloccato da una settimana sulla stazione spaziale cinese Tiangong dopo un sospetto impatto con un piccolo detrito orbitale che avrebbe interessato la navicella di ritorno.
Mentre non è stato ancora accertato un reale danno sulla capsula, la China Manned Space Engineering Office (Cmseo) ha dichiarato che sono state attivate le procedure di emergenza e che si stanno conducendo simulazioni, test di sistema e valutazioni di sicurezza relative al modulo di ritorno. Nella dichiarazione ufficiale, l’agenzia ha, infatti, comunicato che il programma ha aderito al principio ‘la vita prima di tutto, la sicurezza al primo posto’.

Il rientro dell’equipaggio di Shenzhou-20 era inizialmente pianificato per il 5 novembre, tuttavia, poche ore prima dello sganciamento previsto della navicella dall’avamposto cinese, l’agenzia ha annunciato che la capsula era stata probabilmente colpita da un piccolo frammento di detrito spaziale. Il ritorno a Terra è stato quindi posticipato per motivi di sicurezza e permettere così le analisi tecniche attualmente in corso.

Le potenziali preoccupazioni includono possibili danni allo scudo termico della navicella spaziale o alle strutture di apertura del paracadute, entrambi fondamentali per un rientro nell’atmosfera terrestre e un atterraggio in totale sicurezza.
L’agenzia sta attualmente analizzando i dati del sistema. Per ispezionare la navicella di Shenzhou-20 c’è anche a disposizione il braccio robotico lungo 10 metri agganciato alla Tiangong, in grado di avanzare lentamente, che potrebbe essere utilizzato in combinazione con un secondo braccio di controllo, più piccolo e preciso, per fornire così immagini ravvicinate di qualsiasi potenziale impatto.
Finora, tuttavia, l’agenzia non ha fornito alcuna conferma sulla esistenza o meno di eventuali danni, così come non è stata ancora comunicata una nuova tempistica per il rientro.

Intanto, l’inconveniente e il conseguente prolungamento della missione Shenzhou-20 ha portato a registrare un record per la Cina. Partiti lo scorso 24 aprile, il comandante Chen Dong e i compagni di equipaggio Chen Zhongrui e Wang Jie sono diventati, infatti, il primo equipaggio cinese a trascorrere 200 giorni in orbita durante una singola missione.
Il ritardo segna, inoltre, il primo significativo fuori programma registrato nella rotazione semestrale degli equipaggi su Tiangong. La cadenza regolare è, infatti, rimasta costante da quando la stazione cinese è diventata pienamente operativa nel 2022. Finora, si era manifestato solo un piccolo slittamento per il rientro dell’equipaggio Shenzhou-19, avvenuto il 30 aprile con un giorno di ritardo a causa del maltempo sul sito di atterraggio di Dongfeng. 

Mentre l’agenzia ha comunicato che il sito di atterraggio sta attualmente conducendo esercitazioni di ritorno complete per accogliere l’equipaggio di Shenzhou-20, la missione continua intanto a condurre esperimenti scientifici in orbita insieme all’equipaggio di Shenzhou-21, salito a bordo della Tiangong lo scorso 31 ottobre e a cui è stato lasciato il comando della stazione.

Il sovraffollamento attuale sta tuttavia mettendo alla prova l’avamposto cinese. Composto da tre moduli, la stazione conta tre alloggi nel modulo sperimentale Wentian e altrettanti nel modulo centrale Tianhe. Tiangon è però progettata per ospitare tre astronauti per soggiorni di circa 180 giorni, mentre possono rimanere a bordo sei astronauti solo per brevi periodi durante i cambi di equipaggio.
Pur essendo la stazione attualmente ben provvista grazie all’ultima consegna di rifornimenti effettuata dalla navicella cargo Tianzhou a luglio, il punto critico riguarda, piuttosto, i sistemi a circuito chiuso per il riciclaggio dell’acqua e dell’ossigeno quindi se riusciranno a sostenere la presenza di sei astronauti sul lungo periodo.
Nella dichiarazione dell’11 novembre, l’agenzia ha confermato, tuttavia, che la stazione cinese possiede la capacità di supportare due equipaggi di astronauti durante la loro permanenza in orbita.

In alto: Illustrazione della stazione spaziale Tiangong. Crediti immagine: Cmseo