Anche Marte ha le sue aurore e gli astronomi stanno individuando un metodo per poterle prevedere.

Lo scorso anno la Nasa ci ha mostrato per la prima volta il fenomeno, innescato dalle eruzioni solari, osservato dalla superficie di un altro pianeta: il rover Perseverance ha scattato un’immagine del cielo di Marte colorato di verde qualche giorno dopo il rilevamento di un’espulsione di massa coronale.

Le aurore si presentano quando le particelle cariche di vento solare si scontrano con gli elementi dell’atmosfera, rilasciando energia luminosa. I colori che osserviamo variano a secondo degli atomi che vengono ionizzati e dalle altitudini, il verde è generato dall’interazione con l’ossigeno.

Sulla Terra la previsione delle aurore è supportata da decenni di studi e osservazioni; il fenomeno rispetta un processo guidato dal nostro campo magnetico che indirizza le particelle verso i poli.

Su Marte invece, che ha perso il suo campo magnetico, le aurore si manifestano sull’intera volta celeste. Concentrandosi sulle eruzioni solari più potenti, tra il 2023 e il 2024 i ricercatori sono riusciti a catturare lo spettacolo di luce verde due volte su 8 tentativi. Le osservazioni su Marte vanno programmate con tre giorni di anticipo per poter trasmettere i comandi diretti sul Pianeta.

 

Crediti video: Nasa