Pulizia dell’acqua, riduzione temporanea dell’inquinamento e diminuzione dei trasporti: sono soltanto alcuni degli effetti collaterali del lockdown per contenere la diffusione del Covid-19 in tutto il mondo. E così il nuovo coronavirus ha acceso i riflettori su un’altra emergenza oltre a quella sanitaria, quella ambientale.

Un quadro globale che emerge chiaramente dallo spazio, come mostra una collaborazione senza precedenti tra Nasa, Esa e Jaxa (ne abbiamo già parlato qui). Le agenzie spaziali statunitense, europea e giapponese hanno lavorato per rendere i loro dati satellitari accessibili a tutti nel nuovo strumento interattivo Earth Observation Dashboard.

Collegandosi alla piattaforma, chiunque può tenere sotto controllo le condizioni del pianeta, confrontandole prima e dopo il lockdown. Come si vede in questo tutorial, si possono visualizzare i dati selezionando un paese oppure uno specifico indicatore. Quando si seleziona un indicatore, i punti sulla mappa diventano verdi, blu, rossi o grigi, a seconda che i dati in una determinata zona siano migliori, uguali o peggiori rispetto alla media, oppure ancora in fase di elaborazione.

Dalle attività commerciali nei porti alle luci notturne nelle aree urbane: i diversi indicatori economici mostrano i settori dell’economia che più hanno subito l’impatto del virus. Ci sono poi anche vari indicatori ambientali, che mostrano i cambiamenti della qualità dell’aria e dell’acqua nel corso del tempo. La mappa interattiva fornisce anche informazioni molto dettagliate sulle variazioni nel tempo dei gas serra e della concentrazione di clorofilla nelle aree costiere. Per quanto riguarda il nostro paese, colpiscono ad esempio i dati sulla laguna di Venezia prima e dopo il lockdown.

La piattaforma è disponibile online all’indirizzo eodashboard.org. Nasa, Esa e Jaxa hanno detto che i dati saranno in continuo aggiornamento, per permettere ai cittadini di tenere sotto controllo l’impatto globale della pandemia.