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L’India prosegue con successo il suo percorso nell’ambito del volo umano, raggiungendo un altro brillante traguardo: il positivo svolgimento del test sui paracadute della capsula Gaganyaan (‘veicolo celeste’ in sanscrito), che dovrebbe effettuare il suo primo viaggio non prima del 2027. Il test, denominato Iadt-01 (Integrated Air Drop Test) si è tenuto lo scorso 24 agosto presso il Satish Dhawan Space Centre dell’agenzia spaziale indiana Isro: un modello a grandezza naturale della navetta è stato portato da un elicottero fino a un’altezza di 3 chilometri e poi rilasciato. La prova aveva come obiettivo la convalida delle prestazioni del sistema di decelerazione della capsula in uno scenario usuale di missione.

Nel corso del test Gaganyaan ha aperto 10 paracadute, seguendo quanto stabilito nella sua tabella di marcia, e poi ha rallentato in sicurezza per effettuare l’ammaraggio; i sistemi hanno funzionato correttamente e la capsula è stata poi recuperata dalla Marina indiana. Durante la prova è stata simulata anche un’interruzione del lancio per verificare la risposta dei sistemi di sicurezza in caso di emergenza: l’esito è stato positivo, ma l’Isro si riserva di effettuare ulteriori test. Lo sviluppo dell’hardware di supporto alla capsula e del veicolo di lancio sono stati completati al 90% e, al momento, restano solo le fasi finali di qualificazione.

Prima del lancio con equipaggio nel primo trimestre 2027, l’Isro effettuerà quattro missioni di prova senza astronauti, di cui l’ultima è stata aggiunta solo recentemente. Il primo viaggio di test della capsula, definito G1, dovrebbe svolgersi a dicembre di quest’anno; a bordo avrà Vyomitra, un robot umanoide progettato per validare le procedure di volo. Con G1, inoltre, saranno verificate ulteriormente le procedure di rientro, apertura del paracadute e ammaraggio in sicurezza nella baia del Bengala. Il robot viaggerà anche nei voli successivi, G2 e G3, in programma nel corso del prossimo anno.

Dopo questa fase, si passerà a H1 e H2, le prime missioni con equipaggio; gli astronauti assegnati a questi due voli, definiti ‘Gaganyatris’, sono stati selezionati nel 2019, provengono dall’aeronautica militare indiana e hanno effettuato il training anche negli Stati Uniti. Uno dei componenti del futuro equipaggio di H1, Shubhanshu Shukla, ha già avuto un’importante esperienza di volo ed è stato sulla Stazione Spaziale Internazionale: infatti, ha fatto parte dell’equipaggio della missione privata Axiom-4 che si è svolta dal 25 giugno al 15 luglio 2025. Con la missione Gaganyaan l’India aspira a entrare nella ristretta cerchia di nazioni che hanno lanciato indipendentemente i loro astronauti nello spazio e al momento annovera Stati Uniti, Russia e Cina.

 

In alto: la capsula Gaganyaan durante il test (Crediti: Isro)