Con la missione Artemis III alle porte, la Nasa si sta preparando ad affrontare uno degli ambienti più complessi del nostro Sistema Solare: il polo sud della Luna. Al centro di questi preparativi c’è lo studio dell’illuminazione lunare, un elemento cruciale per la sicurezza e il successo della missione.
Presso il Flat Floor Facility del Marshall Space Flight Center della Nasa, gli ingegneri stanno simulando le condizioni di luce e ombra tipiche del nostro satellite. Per ricreare fedelmente l’ambiente luminoso del polo sud lunare vengono utilizzati fari ad altissima potenza da 12 e 6 kilowatt. Le luci sono orientate in modo da simulare l’angolo molto basso del Sole rispetto all’orizzonte lunare, una condizione che crea fortissimi contrasti tra le aree in luce diretta e quelle in ombra profonda. Il suolo, invece, viene simulato posizionando ampi teli di tessuto sopra il pavimento in resina epossidica ultra liscia del laboratorio, così da riprodurre le proprietà riflettenti della regolite, la polvere che ricopre la superficie della Luna.
Il Sole si trova costantemente a un’angolazione bassa al polo sud lunare. Ciò significa che gli astronauti dovranno affrontare forti contrasti tra le zone illuminate e quelle in ombra. La luce diretta del Sole può rendere il colore bianco accecante, mentre le ombre dietro rocce o lander possono estendersi per metri, se non chilometri.
Queste simulazioni non sono solo esperimenti tecnici: fanno parte di ciò che la Nasa chiama “human-in-the-loop testing”, ovvero test in cui gli esseri umani partecipano attivamente per valutare le condizioni reali in cui dovranno operare. La possibilità di camminare nello spazio simulato del laboratorio e osservare con i propri occhi gli effetti della luce e delle ombre è fondamentale per preparare gli astronauti a muoversi con precisione e sicurezza sulla superficie lunare. I dati ottenuti da questi test stanno contribuendo a migliorare i modelli e le strategie operative che gli astronauti useranno durante le attività sul suolo lunare, e aiutano anche i team inter-agenzia a valutare strumenti e tecnologie che verranno impiegati nella missione.
In apertura: all’interno del Flat Floor Facility del Marshall Space Flight Center di Huntsville, in Alabama, le luci posizionate a un angolo basso per riprodurre le forti ombre proiettate sul polo sud lunare. Crediti: Nasa/Charles Beason.