L’asteroide dal nome che ricorda una password torna a far parlare di sé per un servizio fotografico realizzato da un fotografo d’eccezione: 2024 YR4, infatti, è il protagonista di uno scatto ‘firmato’ dal telescopio spaziale Webb, che è riuscito a osservarlo con gli strumenti Near-Infrared Camera (NirCam) e Mid-Infrared Instrument (Miri). I dati sono stati acquisiti lo scorso 8 marzo, con lo scopo di studiare le proprietà termiche dell’asteroide che, al momento, è l’oggetto più piccolo osservato dal telescopio e uno di quelli più piccoli le cui dimensioni sono state misurate direttamente.
In particolare, l’interesse degli studiosi si è centrato sulla rapidità con cui 2024 YR4 si riscalda e si raffredda e sul suo livello di calore all’attuale distanza dal Sole. Le misurazioni svolte dal Webb indicano che il piccolo asteroide ha proprietà diverse rispetto ai suoi ‘colleghi’ di dimensioni più ampie: questa differenza, probabilmente, si deve alla combinazione di due fattori, ovvero la velocità di rotazione e la mancanza di polveri fini sulla superficie. Inoltre, secondo i dati raccolti dal Webb, l’asteroide misura circa 60 metri.
Questo primo identikit, meritevole di ulteriori approfondimenti, risulta coerente con una superficie ‘popolata’ da rocce grandi all’incirca come un pugno. Quindi, le informazioni prodotte dal Webb non solo hanno consentito di tracciare un quadro più chiaro su questo corpo celeste, ma costituiscono anche un importante complemento alle osservazioni effettuate con telescopi di terra per monitorarne l’orbita e la traiettoria.
Nell’immagine sopra, 2024 YR4 è il debole puntino all’interno del riquadro in alto nella metà di sinistra; nella metà di destra, invece, vi sono due ingrandimenti sull’area del riquadro che mostrano l’asteroide visto dai due strumenti del Webb.
2024 YR4, scoperto il 27 dicembre 2024 dal telescopio Atlas a Río Hurtado in Cile, è stato particolarmente al centro dell’attenzione a febbraio scorso per l’eventualità di una futura ‘visita’ poco urbana alla Terra. Ulteriori osservazioni condotte con vari strumenti, tra cui il telescopio Vlt dell’Eso, hanno poi escluso praticamente il rischio di impatto.
Il corpo celeste è tenuto sotto controllo da due gruppi di lavoro internazionali sugli asteroidi supportati dall’Onu: Iawn (International Asteroid Warning Network), presieduto dalla Nasa, e Smpag (Space Mission Planning Advisory Group), presieduto dall’Esa. L’Agenzia Spaziale Italiana ha svolto un ruolo di primo piano in entrambi i tavoli, partecipando con i suoi delegati e contribuendo all’organizzazione delle attività operative.
In alto: l’asteroide 2024 YR4 visto dal Webb (Crediti: Nasa, Esa, Csa, StScI, A Rivkin – Jhu Apl) – L’immagine nelle sue dimensioni originali a questo link.