L’agenzia spaziale giapponese Jaxa sta considerando l’utilizzo di nuove tecnologie per inviare piccoli rover sulla superficie di Marte. Tra queste, un innovativo sistema di decelerazione gonfiabile, che renderebbe l’atterraggio più semplice ed efficiente.
Durante una conferenza alla National Academies’ Space Science Week il 1° aprile, Masaki Fujimoto, direttore generale dell’Institute of Space and Astronautical Sciences (Isas) di Jaxa, ha presentato un nuovo concept che combina le tecnologie impiegate per le missioni Martian Moons Exploration (Mmx), progettata per raccogliere campioni dalla luna marziana Phobos, e Smart Lander for Investigating Moon (Slim), che è riuscita, nonostante qualche malfunzionamento, a effettuare un atterraggio di precisione sulla Luna nel gennaio 2024.
Il sistema proposto ricorda i deceleratori gonfiabili ipersonici testati dalla Nasa, tra cui il progetto Loftid (Low-Earth Orbit Flight Test of an Inflatable Decelerator), lanciato con successo nel 2022, e utilizza un aeroscudo (aeroshell) gonfiabile morbido. Quest’ultimo sostituirebbe i tradizionali paracadute supersonici e gli aeroscudi rigidi, permettendo di gestire gran parte delle fasi di ingresso in atmosfera, discesa e atterraggio su Marte. Idealmente, sarebbe in grado di trasportare rover con un peso compreso tra 100 e 200 chilogrammi attraverso l’atmosfera marziana, utilizzando dei propulsori per completare l’ultima fase dell’atterraggio.
«Invece di un complicato paracadute supersonico e di un aeroscudo rigido, si può fare tutto con un’unica tecnologia», spiega Fujimoto. «Se ci concentriamo su missioni di piccola scala, questa potrebbe essere la tecnologia chiave per gli atterraggi su Marte».
Sebbene non sia stata ancora stata fornita una tempistica precisa, il progetto – che ha ricevuto un finanziamento destinato a un’azienda privata, il cui nome non è stato ancora reso noto – sta iniziando a prendere forma. Lo sviluppo dell’aeroscudo gonfiabile della Jaxa è sostenuto dallo Space Strategic Fund, un’iniziativa del governo giapponese che ha stanziato circa 6,7 miliardi di dollari in 10 anni per l’innovazione tecnologica nel settore spaziale.
In apertura: L’agenzia spaziale giapponese Jaxa sta studiando l’uso di aeroscudi gonfiabili per consentire l’atterraggio di piccoli rover su Marte. Crediti: Isas/Jaxa