Il Sole è scatenato. Negli ultimi giorni ha mostrato un’intensa attività, caratterizzata da frequenti brillamenti solari, incluso un forte evento di classe X. Alcune di queste eruzioni hanno prodotto espulsioni di massa coronale (Cme) – vaste nubi di plasma e campo magnetico – dirette verso la Terra che, oltre a innescare blackout radio – già avvenuti in alcune parti del pianeta – potrebbero regalare uno straordinario spettacolo con giochi di luce per la fine dell’anno. Il 31 dicembre, infatti, una potente tempesta geomagnetica potrebbe rendere visibile l’aurora boreale anche a latitudini medie.
La Cme responsabile di quest’allerta è stata registrata il 29 dicembre nella regione nord-occidentale del lato del Sole rivolto verso la Terra. Fenomeni come questo si verificano durante le eruzioni solari, quando il campo magnetico solare si destabilizza, liberando enormi quantità di energia.
Dopo aver lasciato il Sole, il gas scagliato nello spazio viene sospinto dal vento solare e, in alcuni casi, raggiunge la Terra dopo pochi giorni. Le tempeste geomagnetiche avvengono quando la massa coronale espulsa dalla nostra stella colpisce la magnetosfera terrestre. In questo impatto, le particelle cariche interagiscono con il campo magnetico della Terra e si scontrano con i gas atmosferici, rilasciando energia che si manifesta sotto forma di luce. Questo processo dà vita agli straordinari fenomeni noti come aurore polari: boreale nell’emisfero nord e australe nell’emisfero sud.
L’intensità delle tempeste geomagnetiche viene misurata su una scala da G1 (minore) a G5 (estrema). L’allerta per quella in arrivo è stata classificata di valore G3, un livello che indica forti condizioni di tempesta, con la possibilità di aurore visibili fino al 50° parallelo, in stati come l’Illinois e l’Oregon. Sebbene una G3 solitamente non porti aurore a latitudini basse come quelle italiane, c’è una piccola possibilità che possano essere visibili nelle zone alpine.
Quando alzare, quindi, gli occhi al cielo? Secondo le previsioni attuali, il massimo dell’attività geomagnetica – con condizioni che vanno da G1 a G3 – è atteso tra le 04:00 e le 16:00 (ora italiana) del 31 dicembre e tra le 22:00 del 31 dicembre e le 04:00 (ora italiana) del 1° gennaio, con condizioni leggermente più deboli (G1).
In apertura: l’aurora boreale, uno spettacolo visibile di particelle atomiche cariche elettricamente provenienti dal Sole che interagiscono con il campo magnetico terrestre. Crediti: Sherwin Calaluan/Esa