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Il lanciatore cinese Lunga Marcia 12 (Cz-12) ha superato con successo il primo test di volo.

Il vettore era stato annunciato all’inizio anno come una delle novità più importanti della ‘Cast’ (China Aerospace Science and Technology) e ha dimostrato la sua efficienza e affidabilità già al primo banco di prova, raggiungendo l’orbita senza problemi e rilasciando i satelliti sperimentali  ‘Satellite Internet Technology Test Satellite’ e ‘Technology Test Satellite-3’.

Il lancio è avvenuto dalla spazioporto di Wenchang, il quarto attivo in Cina e l’unico concepito apposta per futuri impieghi commerciali.

Il Cz-12 è il 22° membro della serie ‘Lunga Marcia’, la più affidabile famiglia di razzi usata dalla Cina per raggiungere lo Spazio. Si tratta di un vettore a due stadi alto 62 metri, capace di portare in orbita bassa carichi fino a dodici tonnellate, la metà nel caso si raggiunga un’orbita eliocentrica, a 700 chilometri di altitudine. E’ alimentato con kerosene e ossigeno liquidi e monta i nuovi motori Yf-100K, capaci di una spinta di 1200 chilonewton che li rende i più potenti attualmente in dotazione del programma spaziale cinese. Il Cz-12 ne monta quattro, sul primo stadio.

Questo razzo è poi meno inquinante dei precedenti e fa uso di propellenti di nuova generazione, ma non è ancora dotato di parti recuperabili e riutilizzabili in stile SpaceX. La possibilità di riutilizzare i booster per più lanci è comunque nelle intenzioni e nei progetti prossimi della ‘Sast’ (Shanghai Academy of Spaceflight Technology), l’azienda del gruppo ‘Cast’ che ha assemblato il razzo.

Altra particolarità è il suo diametro; 3,8 metri contro i 3,5 degli altri razzi prodotti in Cina sin dal 1960, anno in cui s’impose per legge un diametro massimo di tre metri e mezzo per far sì che potessero essere trasportati su rotaia.

Al momento non è chiaro a quale uso verrà destinato questo nuovo lanciatore, che in effetti si va ad aggiungere a un’ampia flotta di razzi della stessa classe che la Cina sta usando già da tempo, come il Lunga Marcia 7.

Per ora sembra che sarà utile al popolamento delle supercostellazioni cinesi in via di realizzazione, come la ‘Qianfan’ che punta a raggiungere 14.000 satelliti nei prossimi anni, o le due ‘Gw-a59’ e ‘Gw-2’, già usate per le comunicazioni e che insieme conteranno circa 10.000 unità. Considerato l’alto numero di mini-satelliti da lanciare, teoricamente sette al giorno fino alla fine della decade, il Lunga Marcia 12 sarà il più conveniente dei razzi attualmente in uso, potendo portare carichi superiori a costi inferiori.

Tra le altre finalità, c’è anche quella di usarlo come razzo di servizio per provare a ottimizzare nuove tecnologie e componenti, con particolare attenzione a quelli che si useranno per il primo atterraggio sulla Luna con astronauti a bordo, previsto per il 2030. I motori Yf-100K appena testati, ad esempio, sono gli stessi che monterà il Lunga Marcia 10, un razzo ancora in fase di progettazione e destinato a portare i primi taikonauti sul nostro satellite naturale.

 

Foto: Il Lunga Marcia 12 al decollo. Crediti:Cnsa