Sarà SpaceX a lanciare Dragonfly, la missione scientifica della Nasa progettata per esplorare Titano, satellite naturale di Saturno. Il lancio, previsto per luglio 2028, avverrà dal Kennedy Space Center utilizzando il potente razzo Falcon Heavy, già impiegato per le missioni Psyche ed Europa Clipper.
Parte del programma New Frontiers, Dragonfly caratterizzerà l’abitabilità di Titano. Questa luna – la seconda più grande del Sistema solare – ospita composti organici, mari, laghi di idrocarburi e, si ipotizza, anche un oceano sotterraneo d’acqua liquida. Giunta lì dopo un viaggio di sei anni, la sonda analizzerà la superficie e il sottosuolo alla ricerca di molecole organiche e tracce chimiche di vita.
Grazie al suo sistema di rotori, Dragonfly si sposterà tra diversi siti geologici, prelevando campioni così da analizzare circa una dozzina di paesaggi. Sarà dotata di un sensore a raggi gamma per rilevare elementi chiave come carbonio e idrogeno nei materiali organici e ossigeno in ghiaccio d’acqua. Tra i suoi strumenti avanzati, anche uno spettrometro a neutroni, un sistema di perforazione e uno spettrometro di massa per un’analisi dettagliata della composizione chimica di Titano, dove il drone opererà per circa 2,5 anni terrestri.