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Trovare una struttura anche in una galassia considerata finora irregolare. È la nuova impresa del telescopio Hubble, che ha rivelato differenze strutturali in Leo A, una galassia nana distante circa 2,6 milioni di anni luce da noi.

Piccola galassia con una distribuzione di stelle relativamente aperta, Leo A è apparsa finora priva di evidenti caratteristiche strutturali come, per esempio, i bracci a spirale che contraddistinguono la Via Lattea. Un’irregolarità che a prima vista sembra essere confermata anche dalla nuova immagine di Hubble, ottenuta grazie ai dati di quattro programmi di osservazione del telescopio. La foto mostra Leo A come una massa approssimativamente sferica e scarsamente popolata di stelle, al punto di permettere alla luce delle lontane galassie di fondo di emergere.

Tuttavia le osservazioni dello storico telescopio hanno rivelato differenze strutturali distinte nell’età e nella distribuzione delle stelle nella galassia: il telescopio ha rivelato che la maggior parte delle stelle più giovani si trova, infatti, al centro della galassia, mentre il numero di stelle più vecchie aumenta man mano che ci si allontana dal centro galattico.

Questa distribuzione suggerisce due ipotesi distinte per la formazione stellare in Leo A: una ritiene che le prime stelle siano nate all’esterno della galassia mentre quelle più giovani verso il suo interno; un’altra, invece, ipotizza che le stelle più vecchie siano nate internamente alla galassia per poi essere protagoniste successivamente di una migrazione verso la periferia esterna di Leo A, nelle prime fasi della sua evoluzione.

Tra le più isolate del Gruppo Locale, ossia l’insieme di oltre 80 galassie di cui fa parte anche la Via Lattea, Leo A è stata osservata da Hubble proprio con l’obiettivo di studiare la storia della sua formazione stellare. Essendo caratterizzate da un numero esiguo di stelle, le galassie nane riescono, infatti, a offrire agli astronomi chiari indizi su come le galassie crescono ed evolvono. Tuttavia il fatto di essere poco luminose rende difficile il loro studio quando sono molto distanti. Questo il motivo per cui gli astronomi puntano i loro telescopi verso le galassie nane che sono relativamente vicine alla Via Lattea, come nel caso di Leo A.

La galassia nana è rientrata così tra i protagonisti di quattro programmi di osservazione di Hubble. Tre di questi hanno esaminato le storie di formazione stellare di galassie nane relativamente vicine. Il quarto ha cercato di determinare meglio la massa del Gruppo Locale, osservando i moti delle galassie nane situate appena al di fuori.

Immagine in evidenza: La galassia nana Leo A situata a circa 2,6 milioni di anni luce di distanza. Crediti: Nasa, Esa, A. del Pino Molina (Cefca), K. Gilbert e R. van der Marel (STScI), A. Cole (University of Tasmania); elaborazione delle immagini: Gladys Kober (Nasa/Catholic University of America)