Il 30 maggio scorso il rover Curiosity della Nasa, su Marte dal 2012, ha scoperto un campo di pietre fatte di cristalli gialli di zolfo elementare, qualcosa mai visto prima sul pianeta rosso.
Da ottobre 2023, il rover sta esplorando una regione marziana ricca di solfati ma, mentre le osservazioni precedenti riguardavano minerali frutto di una miscela di zolfo e altri materiali, la roccia che Curiosity ha recentemente frantumato ha rivelato – per la prima volta su Marte – zolfo puro.
È una delle numerose scoperte compiute percorrendo il canale di Gediz Vallis, una valle che si snoda lungo parte del Monte Sharp. Gli ultimi indizi del rover suggeriscono che quest’area – protagonista di una panoramica a 360° – sia stata modellata da antiche frane e violenti flussi d’acqua che hanno depositato massi e sedimenti per 3 km lungo il versante della montagna.
Inoltre, l’acqua che si è infiltrata nei detriti ha causato reazioni chimiche, sbiancando alcune rocce e formando aloni bianchi, visibili grazie all’erosione del vento e della sabbia.
Il 18 giugno, alla 41esima perforazione effettuata utilizzando il trapano all’estremità del braccio robotico di 2 metri, Curiosity ha raccolto polvere da una roccia chiamata “Mammoth Lakes“.
Le analisi sulla sua composizione forniranno indizi utili a risalire alla storia geologica di Marte e a ricostruire le condizioni potenzialmente favorevoli alla vita microbica.
Crediti video: NASA/JPL-Caltech/MSSS