“Il fulmine non è un ostacolo per te”: con queste parole il direttore generale dell’Agenzia Spaziale russa Roscosmos, Dmitry Rogozin, ha commentato su Twitter l’episodio che da questa mattina sta facendo il giro del web. Il vettore russo Soyuz 2-1b è stato colpito da un fulmine durante il lancio, mentre portava in orbita un satellite di navigazione a supporto dei sistemi militari e civili.

Il liftoff, avvenuto dalla base di Plesetsk, a circa 800 chilometri a nord di Mosca, non è stato disturbato dal lampo, e il razzo non ha riportato alcun danno. Ha invece proseguito il suo viaggio di 3 ore e mezza verso l’orbita bassa, dove ha rilasciato nei tempi previsti il satellite Glonass-M che, secondo quanto riportato dal ministero della Difesa russo, funziona correttamente.

Proseguiranno quindi secondo la tabella di marcia anche i prossimi voli della Soyuz con equipaggio: una squadra che, dal prossimo autunno, comprenderà anche i primi astronauti degli Emirati Arabi Uniti. Proprio in questi giorni un team di ingegneri specializzati della Roscosmos sta lavorando alla personalizzazione di due sedili sulla Soyuz MS-15 che ospiterà Hazzaa AlMansoori e Sultan AlNeyadi, i due astronauti scelti dagli Emirati per partire alla volta della Iss il prossimo 25 settembre. Aumenta dunque l’internazionalità della casa spaziale, mentre l’unico taxi ad oggi disponibile per raggiungere l’orbita bassa si dimostra fortunatamente a prova di fulmine.