Dopo un viaggio di 5 giorni Chang’e-6 è entrata in orbita lunare. La navicella spaziale cinese è partita il 3 maggio per una missione di 53 giorni con destinazione il lato nascosto della Luna.

Ieri l’Agenzia spaziale cinese (Cnsa) ha annunciato il completamento delle operazioni per l’ingresso in orbita. Quando in Italia erano le 4.21, si sono accesi i motori per rallentare il veicolo in modo che la navicella potesse essere catturata dalla gravità della Luna.

Lo scopo principale di Chang’e-6 è riportare a Terra i campioni da una zona ancora non investigata, l’antico bacino Polo Sud-Aitken che si pensa contenga materiale emerso dal mantello, in modo da fornire indizi sull’evoluzione della Luna.

Questa impresa sarò compiuta in due giorni per ottenere un bottino di circa due chili di materiale raccolto fino a due metri di profondità.

Intanto prima che Chang’e-6 possa allunare bisogna attendere le condizioni ottimali di illuminazione del sito. Ora che la navicella è entrata in orbita si dovrà coordinare con il satellite Queqiao 2, lanciato di recente dalla Cina, che farà da ponte per le comunicazioni tra la Terra e il lato nascosto della Luna.

Anche se non ancora confermato ufficialmente, il lander della missione si separerà dalla navicella il 28 maggio e tenterà di atterrare all’inizio di giugno, una volta che il Sole sarà abbastanza alto nel cielo sulla superficie di allunaggio.

Oltre al compito di riportare campioni, Chang’e-6 trasporta carichi utili internazionali per ulteriori ricerche scientifiche in vista dell’obiettivo finale che è quello di costruire una base lunare entro il 2030.

 

Crediti video: Cctv, Cgtn