La nuova navicella spaziale commerciale della Boeing, Starliner, ha annullato il suo primo tentativo di lancio con astronauti a causa di un problema con una valvola del razzo.
L’annullamento della missione Crew Flight Test (Cft), che doveva partire da Cape Canaveral in Florida alle 4:34 italiane, è stato annunciato due ore prima della partenza prevista e dopo che gli astronauti della Nasa Butch Wilmore e Suni Williams erano saliti a bordo dello Starliner.
Nella conferenza stampa indetta dalla United Launch Alliance (Ula), la joint venture tra Boeing e Lockheed Martin che fornisce servizi di lancio per veicoli spaziali, l’amministratore delegato Tory Bruno ha spiegato che si era verificato un problema nella «valvola di sfogo dell’ossigeno sullo stadio Centaur del razzo Atlas V».
La valvola vibrava a una frequenza di circa 40 hertz, abbastanza forte da essere sentita dalle squadre sulla rampa di lancio. Forzare la chiusura della valvola ha fermato il la vibrazione, ma anche il lancio per conformarsi alle regole di volo che vietano modifiche allo status del razzo quando gli astronauti sono già a bordo.
Gli ingegneri hanno analizzato immediatamente i dati per verificare sistemare la valvola per consentire un immediato tentativo di lancio nella finestra del 7 maggio o invece sostituirla. La decisione deve essere presa almeno 8 ore prima dell’orario previsto per cui la Nasa non prevede un nuovo lancio prima di venerdì 10 maggio.
Non c’è comunque alcuna fretta per il test finale di Starliner. La Nasa ha fissato per il prossimo anno l’obiettivo di avere due veicoli di lancio per le missioni di rotazione dell’equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale, per cui Boeing ha ancora tempo per ottenere la certificazione finale. L’altro fornitore commerciale di equipaggi dell’agenzia, SpaceX, ha inviato equipaggi sulla Iss sin dal suo primo lancio di prova nel 2020. Boeing, invece, effettua missioni dal 2002 con un tasso di successo del 100%, ma questa è la sua prima missione con gli astronauti.
Immagine di copertina: Starliner sul pad prima del lancio interrotto – Crediti: Nasa