Nuovo passo verso l’orbita bassa per Orbital Reef. La futura stazione spaziale commerciale di Blue Origin, finanziata dalla Nasa, ha infatti superato alcuni importanti test riguardanti i suoi sistemi di supporto alla vita. L’azienda, in collaborazione con l’agenzia spaziale statunitense, ha messo alla prova i meccanismi di pulizia, recupero e conservazione di aria e acqua sulla futura stazione.

Si tratta di una tappa fondamentale nell’ambito dei programmi di investimento nello spazio privato della Nasa, che ha l’obiettivo di costruire un avamposto commerciale in orbita bassa. Nel caso di Blue Origin, che nel 2021 ha ricevuto dall’agenzia un finanziamento di 130 milioni di dollari, l’obiettivo è costruire una stazione modulare, altamente versatile e progettata per espandersi nel tempo.

Molti gli utilizzi possibili, dalla ricerca scientifica alle applicazioni industriali, fino ad arrivare al turismo spaziale. Se tutto andrà secondo i piani, Orbital Reef dovrebbe giungere in orbita bassa entro il 2027.