L’impatto della sonda Dart della Nasa ha cambiato non solo il movimento dell’asteroide Dimorphos, ma anche la forma. Lo afferma uno studio della Nasa che ha utilizzato tre diverse fonti per confermare questo risultato. La prima è rappresentata dalle immagini scattate dalla sonda nel corso della fase di avvicinamento all’oggetto. La seconda è il Goldstone Solar System Radar del Deep Space Network, uno strumento in grado di misurare posizione e velocità dell’asteroide prima e dopo l’impatto. L’ultima ha sfruttato il network di telescopi a terra, che hanno misurato la “curva di luce” di Dimorphos e del gemello Didymos, ovvero il modo in cui la luce solare riflessa dalle superfici degli asteroidi è cambiata nel tempo.
I dati raccolti mostrano una variazione dell’aspetto dell’asteroide che prima aveva la conformazione di una palla schiacciata mentre ora ha una forma oblunga, simile a un’anguria. Inoltre, nelle settimane successive all’impatto, il periodo orbitale di Dimorphos è diminuito stabilizzandosi infine a 11 ore, 22 minuti e 3 secondi per orbita, 33 minuti e 15 secondi in meno rispetto a prima dell’impatto. Il 26 settembre 2022 Dart ha concluso con successo il primo test di difesa planetaria, deviando la traiettoria dell’asteroide Dimorphos. Le varie fasi di questa impresa unica sono state documentate dal nanosatellite LiciaCube dell’Agenzia Spaziale Italiana, realizzato da Argotec sotto la guida scientifica dell’Inaf.