Un gruppo di astronomi ha utilizzato lo Square Kilometer Array Pathfinder (Askap) e i radiotelescopi Meerkat e Parkes, per individuare una nebulosa a vento pulsar, che ruota in modo vorticoso intorno a se stessa. Lo studio è stato accettato per la pubblicazione dall’Astronomical Society of Australia.
La pulsar, denominata Psr J1638–4713, emette un potente vento composto da particelle cui è stato dato il nome di Potaroo, un piccolo marsupiale originario dell’Australia. Psr J1638–4713 è situata all’interno di una nebulosa a circa 33 mila anni luce dalla Terra che si estende per 69 anni luce, se osservata nella lunghezza radio. L’oggetto si muove così rapidamente da completare circa 14 rotazioni ogni secondo. Si ritiene che sia eccezionalmente giovane per un oggetto celeste, con un’età stimata pari a 24000 anni.
Come tutte le stelle di neutroni – la pulsar che alimenta Potaroo – è nata quando una stella massiccia ha esaurito il combustibile al suo interno. Questo ha provocato la cessazione del flusso energetico che aveva sostenuto la stella per miliardi di anni.
Il vento proveniente dalla pulsar soffia particelle cariche che si scontrano con il materiale precedentemente espulso, formando una nebulosa. Le particelle all’interno di quest’ultima perdono energia mentre si allontanano dalla stella di neutroni centrale.
Secondo gli astronomi lo studio della luce emessa da questa tipologia di vento può rivelare importanti informazioni su come le particelle si muovono negli ambienti spesso turbolenti che circondano le stelle di neutroni.
Immagine in apertura: la nebulosa a vento pulsar situata all’interno della Nebulosa del Granchio. Crediti: Nasa/HST/ASU/J. Hester et al. X-Ray: Nasa/CXC/ASU/J. Hester et al.