«Sulla Luna, per fare una fotografia, non basta premere un bottone in modalità automatica. Non è solamente una questione di inquadratura e scatto». Lo spiega Thomas Pesquet, l’astronauta francese dell’Esa, che ci ha già regalato oltre 380mila fotografie dalla Stazione Spaziale Internazionale e che sta testando il prototipo della prima fotocamera che verrà utilizzata dall’uomo nello spazio, la Handheld Universal Lunar Camera (Hulc).

Nel paesaggio vulcanico di Lanzarote, l’isola a sud ovest del Marocco, una squadra di astronauti, tra cui Pesquet, supportata da alcuni geologi, hanno testato le capacità di Hulc in scenari lunari simulati che vanno dalla piena luce del giorno alle buie caverne vulcaniche, che ricordano le condizioni estreme dell’ambiente lunare.

L’esperimento fa parte del programma di addestramento Pangaea, guidato dall’astrobiologa Loredana Bessone, che prepara gli astronauti per le future missioni sulla Luna. «La macchina fotografica sarà uno degli strumenti che dovranno maneggiare sulla Luna, quindi deve essere semplice da utilizzare – ha detto Jeremy Myers, responsabile per la Nasa del programma Hulc – Inoltre, è stato molto utile avere il punto di vista dei geologi per assicurarci che le foto abbiano la corretta risoluzione, una profondità di campo e un’esposizione ottimale per ottenere il massimo dai risultati scientifici».

La macchina fotografica lunare, che Esa e Nasa stanno sviluppando, sarà una mirrorless portatile in grado di girare anche video. Dovrà resistere alle condizioni estreme della Luna: escursioni termiche che variano dai -200 ai 120 gradi Celsius, mancanza di pressione atmosferica, radiazioni e polvere. Il prototipo ha un rivestimento che la protegge dalla polvere e dalle temperature estreme, pulsanti ergonomici progettati per essere utilizzati con i guanti delle tute spaziali.

 

 

 

 

 

 

L’anno scorso la Hulc è stata testata nel deserto dell’Arizona simulando una passeggiata lunare. Verrà nuovamente testata dalla Stazione Spaziale. In seguito ai vari esperimenti sono già cambiati l’interfaccia e l’alloggiamento della fotocamera che con i prossimi test continueranno a evolversi. La prova di Lanzarote ha determinato la selezione delle lenti più adatte.

La Nasa mira a far sbarcare l’uomo sulla Luna, per la prima volta dopo il 1972, con il lancio di Artemis 3 previsto per il 2025.
L’ultima missione, l’Apollo 17, ci regalò l’iconica immagine della Terra scattata con una macchina fotografica Hasselblad, la ‘Blue Marble’.

 

Immagini del programma di addestramento Pangea a Lanzarote – Crediti: Esa, A.Romeo