Tutto pronto per il lancio della missione Psyche di Nasa che studierà uno degli asteroidi più massicci del Sistema Solare. L’obiettivo è 16 Psyche, corpo unico e ricco di metalli che orbita intorno al Sole tra Marte e Giove, nella fascia principale degli asteroidi.
Il decollo della sonda Nasa è ora pianificato per il prossimo 12 ottobre e avverrà dal complesso di lancio 39A del Kennedy Space Center, a bordo di un Falcon Heavy di SpaceX.
Per raggiungere la sua meta, la sonda Psyche dovrà percorrere 2,2 miliardi di chilometri e arrivare all’asteroide nell’agosto del 2029, quando inizierà a orbitare intorno a esso per 26 mesi.
La missione studierà uno degli oggetti più interessanti del Sistema Solare in quanto all’interno di 16 Psyche gli scienziati pensano possa esserci un planetesimo, ossia un piccolo nucleo ricco di ferro che rappresenta il germoglio primordiale da cui si comporrebbe un pianeta. Questo nucleo di metallo potrebbe essere, cioè, molto simile a quello presente al centro di pianeti come la Terra, Marte e Mercurio, il cui cuore si nasconde però alle osservazioni dirette sotto i manti e le croste planetarie.
Nel caso di 16 Psyche, dunque, potremmo trovarci di fronte a un nucleo residuo di un pianeta fallito il cui guscio esterno roccioso, secondo gli scienziati, sarebbe stato distrutto dalle ripetute collisioni con altri grandi corpi durante la prima formazione del Sistema Solare.
In attesa che la missione Psyche possa studiare l’asteroide in prossimità dal 2029, gli scienziati Nasa hanno iniziato a indagare dalla Terra la composizione e la variabilità dell’oggetto.
Nel febbraio 2022, scienziati dell’Ames Research Center della Nasa e del Southwest Research Institute (Swri) hanno quindi osservato 16 Psyche sfruttando il progetto Sofia, frutto della collaborazione Nasa e Dlr. Concluso nel dicembre 2022, il progetto Sofia consiste in un telescopio riflettore ospitato in un aereo Boeing 747SP modificato, le cui osservazioni aeree permettevano di raccogliere dati astronomici non influenzati dalla bassa atmosfera terrestre.
«Abbiamo usato Sofia per scansionare l’asteroide nell’infrarosso mentre ruotava per capire meglio se 16 Psyche potesse essere il nucleo residuo di un asteroide differenziato o di un protopianeta», ha affermato Anicia Arredondo dello Swri.
Queste osservazioni nel medio infrarosso sono state le prime a raccogliere dati da ogni parte della superficie dell’asteroide e hanno indagato la quantità di energia irradiata da 16 Psyche e la sua porosità. Queste informazioni forniscono agli esperti indizi sui materiali che compongono l’asteroide.
L’analisi ha mostrato che lo spettro luminoso nel medio infrarosso di 16 Psyche si presenta piatto come quello rilevato nella stessa lunghezza d’onda su oggetti metallici.
«Le osservazioni indicano che Psyche è metallico – non è una grande sorpresa – e non vediamo molte variazioni con la rotazione, almeno alle lunghezze d’onda del medio infrarosso», afferma Arredondo.
Inoltre, secondo la ricerca, 16 Psyche sarebbe privo di una superficie soffice, come la regolite lunare; potrebbe esserci dunque una grande variabilità tra la superficie del polo nord di Psyche, ossia quella rivolta verso la Terra durante l’indagine tramite Sofia, e il polo sud dell’asteroide, su cui studi precedenti hanno invece rilevato materiale soffice.
«Tutte le osservazioni effettuate con tecniche diverse continuano a mostrarci risultati che non hanno senso se contestualizzati l’uno con l’altro – conclude Arredondo – Ecco perché è così importante che ci sia una missione in corso».
Immagine in evidenza: illustrazione artistica dell’asteroide 16 Psyche, ricco di metalli e situato nella fascia principale degli asteroidi tra Marte e Giove che la prossima missione Psyche di Nasa studierà dal 2029 ma già oggetto di studio tramite osservazioni dal Terra. Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/Asu