Sono microscopiche – ma non per questo meno importanti rispetto ad altri sistemi vegetali, dato che svolgono un ruolo di primo piano nel ciclo globale del carbonio – e influenzano la biologia e il clima oceanici: si tratta di piccolissime piante acquatiche, che popolano i mari della Terra e sono definite fitoplancton.
Questi vegetali, che possono talvolta assumere connotazioni negative se la loro proliferazione è eccessiva, sono stati spesso osservati dallo spazio. Anche la coppia di satelliti Sentinel-2, che fa parte della costellazione ideata nell’ambito del programma Copernicus della Commissione Europea, ha dato il suo contributo nel monitoraggio del fitoplancton.
Lo sguardo dei due satelliti si è posato sul Golfo di Finlandia, situato nella parte orientale del Mar Baltico. L’area ripresa nell’immagine è quella occidentale, dove si affaccia Helsinki (in alto a sinistra); in basso, la costa dell’Estonia. La foto risale allo scorso 13 luglio e inquadra la fase in cui, d’estate, si verifica la fioritura del fitoplancton. Sono chiaramente visibili gorghi e correnti che ‘movimentano’ la distesa verde creata da questi minuscoli vegetali.
La diffusione di questi organismi viene tenuta sotto controllo anche perché alcune specie possono produrre delle sostanze tossiche; le loro fioriture possono avere conseguenze molto pesanti sugli ecosistemi marini, privandoli dell’ossigeno, se si verificano con troppa frequenza o se hanno una durata più lunga dell’usuale. La crescita spropositata di questi vegetali pericolosi è dovuta essenzialmente a tre fattori: temperature dell’acqua particolarmente elevate, ristagno ed eccesso di sostanze nutrienti, soprattutto di origine agricola.
Ogni satellite Sentinel-2 ha a bordo un imager multispettrale che può essere usato efficacemente per individuare le fioriture algali e misurare i parametri che definiscono la qualità dell’acqua, come la concentrazione superficiale di clorofilla. I dati satellitari possono essere quindi impiegati per tracciare la crescita e la diffusione del fitoplancton e per sviluppare sistemi di monitoraggio per mitigare l’impatto delle specie vegetali nocive.
In alto: la fioritura del fitoplancton vista dai satelliti Sentinel-2 (Crediti: © contiene dati modificati di Copernicus Sentinel-2 2023, processati da Esa)