Mentre gli occhi di tutto il mondo erano puntati su Chandrayaan-3 e il suo imminente sbarco sulla Luna, l’India si occupava contemporaneamente di progetti altrettanto ambiziosi, Aditya-L1 e Gaganyaam.

L’Indian Space Research Organisation (Isro), al momento, ha fissato il lancio di Aditya-L1 il 2 settembre alle 8.20 ora italiana. E’ la prima missione spaziale indiana per lo studio del Sole. Realizzata al U R Rao Satellite Centre di Bangalore, la sonda ha già raggiunto la rampa di lancio del Centro Spaziale Satish Dhawan di Sriharikota. «Aditya-L1 è pronta. E’ il progetto più grande dopo Chandrayaan» ha detto Sreedhara Somanath, presidente dell’Isro, alla rivista India Today.

Una volta raggiunta la sua destinazione al punto Lagrange 1, una delle cinque zone di equilibrio gravitazionale del nostro Sistema Solare, Aditya-L1 orbiterà a una distanza di circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Nello stesso punto strategico la sonda sarà in compagnia di altri due strumenti scientifici: il telescopio spaziale Soho (Solar and Heliospheric Observatory) della missione congiunta Esa – Nasa operativo dal 1995, e il satellite Ace (Advanced Composition Explorer) lanciato della Nasa nel 1997. Il punto L1, che si trova fra la nostra stella e la Terra, ha il grande vantaggio di vedere continuamente il Sole senza occultazioni. Ciò favorisce notevolmente l’osservazione dell’attività solare e i suoi effetti sulla meteorologia spaziale in tempo reale.

Aditya-L1 trasporta sette carichi utili per osservare i vari strati del Sole, tra cui la fotosfera, la cromosfera e la corona. Quattro strumenti sono destinati al telerilevamento del Sole e gli altri tre all’osservazione di particelle e campi in situ, fornendo così importanti analisi sull’effetto propagatorio della dinamica solare nel mezzo interplanetario.

Intanto, prosegue il collaudo di Gaganyaam, la navicella spaziale designata al trasporto di un equipaggio di due o tre astronauti e in grado di rimanere in orbita per circa una settimana. A fine luglio è stato testato con successo il sistema di propulsione del modulo di servizio e pochi giorni fa anche il dispiegamento dei paracaduti (Drogue Parachute Deployment Tests). Lo sviluppo della capsula era già iniziato nel 2006, ma, tra problemi finanziari e pandemia, il lancio inaugurale continua a slittare. «I test sono iniziati – ha dichiarato Somanath – Nel momento in cui termineranno, Gaganyaam andrà in orbita senza equipaggio. Solo dopo potremo inviare gli astronauti. Dipende tutto dai test».

 

Immagine in evidenza: Aditya-L1in fase di assemblaggio al U R Rao Satellite di Bangalore – Crediti: Isro