Anche i pianeti giganti come Giove, in origine, erano solo polvere, quella che circonda le stelle. Ma come da essa prendano forma rimane ancora un mistero.
Due sono le teorie principali: quella dell’accrescimento del nucleo, in cui un granello alla volta si ottiene un accumulo graduale di materia, e quella dell’instabilità gravitazionale, ossia quando grandi frammenti di materia si contraggono e collassano.
Una nuova immagine rilasciata dall’Eso svela ora il primissimo avvistamento, intorno a una giovane stella, di grumi di materia che, in linea con questa seconda teoria, potrebbero dare origine a pianeti giganti.
Utilizzando il Very Large Telescope di Eso e l’osservatorio Alma, queste grandi masse di polvere sono state individuate intorno a V960 Mon, una giovane stella a oltre 5000 anni luce di distanza da noi nella costellazione dell’Unicorno.
Studiata dal 2014 per un improvviso radicale aumento di luminosità, lo strumento Sphere installato sul Vlt ha mostrato come il materiale che orbita intorno a V960 Mon si sta raccogliendo in una serie di bracci a spirale, estesi più dell’intero Sistema Solare. Alma, invece, ha reso evidente che questi bracci stanno subendo una frammentazione, mostrando così, per la prima volta, le tracce di una vera instabilità gravitazionale da cui potrebbero nascere pianeti massicci.