Una serie di scie sinuose dai colori tenui che si intrecciano quasi a formare un quadro astratto: così si è presentata, all’obiettivo della sonda Juno della Nasa, la foschia che si estende sull’atmosfera di Giove ad altitudini elevate.

Il fenomeno, individuato al di sopra dei cicloni che infuriano sull’area Jet N7 del pianeta, è stato immortalato durante il 49° fly-by di Giove; Juno ha effettuato questo sorvolo lo scorso 1° marzo.

Per quanto riguarda la foto, la sonda l’ha scattata con lo strumento JunoCam mentre si trovava a un’altezza di oltre 8mila chilometri dalla superficie gioviana e a una latitudine di circa 66 gradi. Come è avvenuto per altre immagini grezze di JunoCam, anche questa è stata rielaborata nell’ambito di un progetto di citizen science in cui una folta schiera di volontari appassionati partecipa al processamento delle foto. L’autore di questo nuovo ritratto di Giove è Björn Jónsson.

La foschia di Giove era stata già oggetto di un ritratto ‘firmato’ JunoCam nel 2020, visibile qui.

Juno, lanciata il 5 agosto 2011, ha raggiunto l’orbita di Giove il 5 luglio 2016 e da allora ha iniziato la sua attività scientifica, mirata a comprendere l’origine e l’evoluzione del pianeta. La missione, grazie all’impegno dell’Agenzia Spaziale Italiana, vanta un significativo contributo ‘tricolore’ con lo spettrometro Jiram (strumento dell’Inaf-Iaps, realizzato da Leonardo) e lo strumento di radioscienza KaT (Ka-Band Translator, dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma, realizzato da Thales Alenia Space-Italia).

In alto: la foschia osservata da Juno su Giove (Crediti: dati, Nasa/Jpl-Caltech/SwRi/Msss – processamento, Björn Jónsson © Cc Nc Sa) – L’immagine nelle dimensioni originali a questo link