Juice spiega le sue ‘ali’. L’immagine in basso mostra l’apertura e la rotazione dei pannelli solari della sonda Esa, partita lo scorso 14 aprile.

Le foto sono state scattate dalla telecamera di monitoraggio Juice 1 (Jmc1), che si trova sulla parte anteriore del veicolo spaziale. L’inquadratura della camera permette di vedere solo una parte dei pannelli e la prima foto è stata scattata alle 15:28 del 14 aprile. La seconda immagine conferma il dispiegamento di tutti i pannelli ed è stata realizzata alle 15:33.

Ognuna delle due ‘ali’ comprende cinque pannelli di 2,5 x 3,5 metri, per una superficie totale di 85 metri quadrati. Questi ultimi sono cruciali per fornire l’energia necessaria per far funzionare la sonda e gli strumenti scientifici.

Juice (Jupiter Icy Moon Explorer) affronterà un viaggio di 8 anni ed esplorerà Giove e le sue lune, Europa, Ganimede e Callisto. A bordo ci sono 3 strumenti italiani Janus, Rime e 3GM più un quarto, Majis, a leadership francese realizzato attraverso un accordo bilaterale tra l’Agenzia spaziale italiana e quella francese.

Una volta arrivata a destinazione Juice effettuerà 35 sorvoli delle lune del gigante del Sistema Solare. La sonda monitorerà in profondità il complesso ambiente magnetico, radioattivo e plasmatico di Giove e la sua interazione con le lune. La missione si concluderà con un flyby di Ganimede, che garantirà alla sonda il primato di primo veicolo spaziale ad orbitare intorno a una luna diversa da quella terrestre.

Crediti foto in apertura: Esa

L’apertura dei pannelli solari di Juice. Credit: Esa/Juice/JMC, CC BY-SA 3.0 IGO