Un nuovo metodo di analisi messo a punto da un team di scienziati del Planetary Science Institute ha individuato la distribuzione latitudinale di formazioni ricche di ghiaccio su Marte.
Lo studio, condotto su vasta scala, consentirà indagini più dettagliate per la ricerca di depositi di ghiaccio recenti e dei sedimenti nel bacino polare, situato a nord del pianeta.
I depositi di ghiaccio recenti sono estremamente importanti per diverse ragioni. Innanzitutto, sono testimoni di un periodo nella storia del clima di Marte che ha visto la presenza di ghiaccio stabile alle medie latitudini.
In secondo luogo, l’individuazione di questi depositi ghiacciati è fondamentale per lo sviluppo di future colonie umane sul pianeta rosso: essi inoltre, forniscono anche diversi indizi sulle interazioni tra ghiaccio e roccia e sull’abitabilità di una determinata area.
Lo studio è stato supportato dai dati raccolti dal radar italiano Sharad (Shallow Radar Sounder) a bordo della sonda Nasa Mars Reconnaissance Orbiter.
Nel dettaglio, il team ha mappato la morfologia superficiale per poi approfondire con le rilevazioni di Sharad che è in grado investigare il sottosuolo marziano fino alla profondità di un chilometro. I ricercatori hanno utilizzato questo particolare tipo di indagine per accelerare il processo di ricerca del ghiaccio nel terreno.
Le aree interessate sono molto vaste nell’ordine dei 20 chilometri quadrati. Il vantaggio fornito da questo metodo è dato dal fatto che è possibile tracciare il posizionamento latitudinale di varie caratteristiche in un contesto ampio, un’informazione utile per tracciare con maggiore precisione la presenza del ghiaccio su Marte.
Le pianure settentrionali di Marte comprendono diversi bacini riempiti da sedimenti.
La regione, secondo il parere degli scienziati, potrebbe aver ospitato in un lontano passato, un oceano e attualmente contiene ghiaccio nel suo terreno, anche nelle latitudini dove la presenza di quest’ultimo non è stabile.
Accrescere la conoscenza di questa regione settentrionale contribuirà a risolvere i dubbi che ancora avvolgono il clima passato di Marte e la sua geologia.