La perdita sulla Soyuz attraccata alla Iss potrebbe avere conseguenze anche per SpaceX. A seguito dell’incidente riscontrato sulla navicella russa lo scorso 14 dicembre, Nasa potrebbe chiedere all’azienda americana di potenziare la schermatura della navicella Dragon; questo nonostante non sia emerso alcun problema sulla capsula Endurance attraccata alla stazione spaziale.
Ancora in fase di valutazione, l’ipotesi di potenziamento è, tuttavia, alimentata dai timori che possa accadere un nuovo incidente come quello subìto dal veicolo spaziale russo: una perdita al serbatoio causata, secondo l’indagine di Roscosmos, da un meteorite del diametro di circa un millimetro, il quale avrebbe impattato ad altissima velocità sul radiatore del veicolo noto come MS-22.

Attualmente attraccato alla Iss, ma inutilizzabile se non per un rientro a Terra d’emergenza, il veicolo MS-22 verrà sostituito da una navicella Soyuz vuota che Roscomos ha deciso di lanciare per il prossimo 20 febbraio. L’obiettivo è quello di riportare sulla Terra in sicurezza i tre membri dell’equipaggio. Un rientro, tuttavia, inevitabilmente posticipato di circa 6 mesi rispetto ai piani della missione e ora atteso per il prossimo settembre.

Fino a oggi, quella del potenziamento della schermatura di Dragon è solo un’ipotesi sulla quale Nasa e SpaceX hanno iniziato a confrontarsi. Dibattito esternato durante un aggiornamento del 24 gennaio centrato sulle operazioni della Iss e sulla prossima missione SpaceX verso la stazione, la Crew-6, il cui decollo è previsto per il 26 febbraio.

Intanto, tutte le analisi effettuate sulla Crew Dragon attraccata alla Iss hanno finora dimostrato che ha tutti i suoi sistemi sono sani e funzionanti.
Nasa sta anche valutando se Endurance possa ospitare Frank Rubio, oltre all’equipaggio della Crew-5 partito lo scorso 5 ottobre. L’astronauta Nasa è giunto a bordo della Iss lo scorso settembre con la Soyuz MS-22, insieme ai cosmonauti Sergey Prokopyev e Dmitry Petelin.

La navicella russa danneggiata potrebbe essere utilizzata solo in caso di emergenza ma, secondo Roscosmos, riuscirebbe a ospitare solo due dei tre membri dell’equipaggio.
Il ritorno sulla Terra a bordo della Soyuz sarebbe tuttavia caldo e privo di refrigerante.

Allo stesso tempo anche un rientro sulla capsula Dragon con un equipaggio di 5 persone, ossia i 4 astronauti della Crew-5 e in aggiunta Rubio, non è così semplice da organizzare.
Nonostante il veicolo Crew Dragon sia progettato per trasportare fino a sette persone, Endurance è stato equipaggiato con soli quattro posti, obbligando la Crew-5 a ricavare una quinta postazione per Frank Rubio.

«Abbiamo pensato di prendere alcune cinghie di carico dal veicolo CRS-26 – ha detto Steve Stich, responsabile del programma Commercial Crew Program della Nasa – Siamo stati in grado di mettere le cinghie sopra Rubio e poi la fodera del sedile, se necessario, e poi fissarlo al pavimento della Dragon».

La Nasa sta valutando, inoltre, altre diverse questioni di sicurezza tra cui accertarsi della presenza di ossigeno a sufficienza nel veicolo SpaceX per i 5 astronauti, di ridurre al minimo l’anidride carbonica e che la navicella riesca a effettuare un rientro totalmente in sicurezza.

Immagine in evidenza: L’astronave Dragon Endurance di SpaceX agganciata alla porta anteriore del modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale. Crediti: Nasa/SpaceX