L’estate 2022 detiene il poco invidiabile primato per il caldo intenso che ha messo a dura prova l’ambiente e, di conseguenza, le popolazioni e le attività economiche. In particolare, l’Europa ha soprattutto risentito di questo quadro climatico sfavorevole; tuttavia, la siccità che l’ha colpita, secondo uno studio dell’Università Tecnica di Graz, viene da lontano ed è connessa al declino delle acque di falda.

L’indagine è stata condotta dall’Istituto di Geodesia dell’ateneo austriaco che è tra i partner del progetto europeo Gp3 (Global Gravity-based Groundwater Product), basato sulla gravimetria satellitare; il progetto, attivo dal 2002, è mirato a monitorare le variazioni nelle riserve di acqua di falda a livello globale. I dati satellitari utilizzati sono soprattutto quelli di Grace (conclusa nel 2017) e Grace-Fo (ancora attiva), missioni congiunte della Nasa e dell’agenzia spaziale tedesca Dlr. Sono impiegate anche le informazioni relative alle riserve idriche fornite dalle applicazioni del programma Copernicus della Commissione Europea.

In particolare, al centro del progetto vi sono i due satelliti Grace-Fo, ribattezzati ‘Tom e Jerry’ come la celebre coppia dei cartoni animati di Hanna & Barbera per il loro ‘rincorrersi’; il duetto si muove intorno alla Terra in un’orbita polare, a una quota appena inferiore a 490 chilometri, e sfreccia a circa 30mila chilometri orari. I dati raccolti, però, richiedono un impegnativo processo di lavorazione: infatti, la coppia registra le variazioni di massa nell’acqua del nostro pianeta senza distinguere tra mari, laghi e falde. Spetta al team del progetto Gp3 individuare il materiale relativo alle acque sotterranee, sottraendo via via tutto il resto.

Analizzando i vari set di informazioni, quindi, gli studiosi hanno notato che in Europa la carenza delle acque di falda aveva raggiunto livelli preoccupanti sin dall’estate 2018; nemmeno il verificarsi di eventi atmosferici estremi – come l’inondazione in Germania nel luglio 2021 – aveva comportato una segno positivo nell’andamento di queste riserve idriche. Gli effetti di questa aridità, che si protraeva già da almeno quattro anni, si sono fatti appunto sentire nella rovente estate 2022 in cui sono state messe a dura prova anche nazioni che non avevano mai avuto problemi di approvvigionamento idrico, come l’Austria.

Questo tipo di ricerca ha suscitato l’interesse dell’Esa e della Nasa, che la proseguiranno con il progetto Magic (Mass-change And Geoscience International Constellation).

In alto: la situazione delle acque di falda in Europa nel 2019 (Crediti: Kvas – Technische Universität Graz)