Siamo nella Costellazione dello Scorpione, vicino al centro della nostra galassia dove è presente un denso raggruppamento di stelle che circonda un buco nero.
Questa adunata di stelle si chiama Pismis 26 e dista da noi circa 23mila anni luce. Prende il nome dall’astronomo armeno Paris Pismis che l’osservò per la prima volta nel 1959 dall’Osservatorio Tonantzintla in Messico. Si tratta di un ammasso globulare, ovvero un gruppo particolarmente denso di stelle tenute insieme dalla loro gravità, che dona loro un aspetto sferoidale, e che orbitano al centro di una galassia, in questo caso, la Via Lattea. Sembra che questo tipo di oggetti siano numerosi, ma difficili da osservare perché nascosti dalla polvere interstellare.
E’ proprio il caso di Pismis, che si trova vicino il bulbo galattico (bulge), un “rigonfiamento” composto da polvere interstellare e vecchie stelle caratterizzate da un colore rosso (la polvere disperde la luce blu di lunghezza d’onda più corta lasciando passare la luce rossa di lunghezza d’onda più lunga).
Gli astronomi hanno utilizzato il telescopio spaziale Hubble per osservare Pismis 26 nella luce visibile e infrarossa e determinarne l’età e la composizione.
I ricercatori hanno rilevato una forte presenza di azoto, caratteristica comune di questi ammassi vicini al bulge, elemento più pesante rispetto a idrogeno ed elio presenti in maggiore quantità nell’Universo. La datazione dell’ammasso è stimata intorno ai 12 miliardi di anni. Sembra inoltre che Pismis 26 abbia perso nel tempo parte della sua massa a causa del campo di marea che investe l’interno della galassia provocando il distacco degli strati esterni.
Crediti: Nasa, Esa