Ha un clima torrido, un’orbita ultra-corta e soprattutto è uno dei corpi celesti più massicci mai individuati nella ‘famiglia’ delle super Terre: ecco i segni particolari di Toi-1075 b, il protagonista della nuova scoperta della missione Tess della Nasa.
L’esopianeta, individuato con il metodo del transito, ha una massa pari a quasi 10 volte quella della Terra e si trova a circa 200 anni luce di distanza da noi; inoltre, orbita intorno a una piccola stella rossa-arancione, compiendo il percorso in sole 14 ore e mezzo. A causa di questo ‘girotondo’ che svolge così rapidamente, Toi-1075 b ha un clima infernale, con temperature di superficie che superano i 1000°C.
I mondi classificati come super Terre, ovvero fino a due volte più grandi del nostro pianeta, presentano ancora dei tratti sconosciuti pur essendo piuttosto comuni nella Via Lattea; sembrano rocciosi come la Terra e alcuni si trovano nelle zone abitabili delle loro stelle, a una distanza che potrebbe consentire la formazione di acqua liquida sulla loro superficie.
Non è questo, però, il caso di Toi-1075 b; secondo gli studiosi, infatti, sul suo ‘volto’ potrebbe scorrere lava fusa. Inoltre, i modelli informatici impiegati per analizzare le caratteristiche degli esopianeti ipotizzerebbero per un corpo celeste delle dimensioni di Toi-1075 b la presenza di un’atmosfera abbastanza densa di idrogeno ed elio. Gli scienziati, però, ritengono improbabile un’atmosfera del genere a causa della massa del pianeta e della sua orbita così breve.
Toi-1075 b, comunque, è considerato dagli astronomi un pianeta ‘chiave di volta’ (keystone planet) perché le sue peculiarità possono aiutarli a rifinire ulteriormente i modelli informatici.
Tess (Transiting Exoplanet Survey Satellite), il ‘cacciatore’ di esopianeti, è stato lanciato il 18 aprile 2018 a bordo del vettore Falcon 9 di SpaceX. In oltre 4 anni di attività la sonda non si è limitata a stanare altri mondi: il suo sguardo elettronico, infatti, ha inquadrato la cometa C/2018 N1, ha seguito l’evoluzione di numerose supernove e ha colto anche il bagliore di una stella ‘sbranata’ da un buco nero.
In alto: elaborazione artistica dell’esopianeta Toi-1075 b (Crediti: Nasa/Jpl-Caltech)