Ilaria Marciano3 maggio 2018
Com’era il clima marziano agli albori dell’evoluzione del pianeta?
Una domanda alla quale molti ricercatori hanno provato a rispondere. C’è chi ha ipotizzato che, all’inizio della sua formazione, il pianeta avesse un clima caldo ed umido come quello della Terra, e chi ha suggerito che in realtà fosse gelido.
Il dibattito sul clima del pianeta circa 4 miliardi di anni fa è persistito per decenni e ancora non ha trovato una risposta. Un nuovo studio, condotto da un team internazionale di ricercatori provenienti dal Tokyo Institute of Technology, Giappone, e dalla Smithsonian Institution, Stati Uniti, fornisce una nuova teoria.
Secondo gli scienziati, la superficie di Marte non è stata dominata dal ghiaccio, se non in piccolissima parte. Il team sostiene che il clima del pianeta è stato in realtà caldo e secco con rare precipitazioni.
Gli autori dello studio, pubblicato su Nature Geoscience, sostengono che le caratteristiche fluviali di Marte, costituito in passato da bacini lacustri e oceani sotterranei – e che fornirebbero quindi tutti gli indizi per pensare ad un clima caldo ed umido – possono essere spiegate attraverso l’attività vulcanica del pianeta.
Le eruzioni vulcaniche, che rilasciano CO2, H2 e CH4, possono aver contribuito all’effetto serra, che a sua volta può aver promosso il riscaldamento, le precipitazioni (compresa la pioggia) e il flusso di acqua che ha scavato le valli e dato luogo alle caratteristiche fluviali.
Il clima, secondo gli scienziati, non era umido come quello sulla Terra, ma molto secco, con precipitazioni di circa 10 centimetri all’anno.
Questa caratteristica suggerisce che potrebbero esistere anche piccole quantità di depositi di ghiaccio, che avrebbero contribuito al sistema fluviale.
Gli autori continueranno ad indagare ulteriormente sulla teoria del clima semi-arido di Marte e sulla sua antica storia, in cerca di nuove risposte.